(Rimini) Monica Casadei prosegue il suo lavoro di rilettura di alcune figure mitiche della letteratura musicale e operistica e in occasione dei centocinquant'anni dalla morte di Gioachino Rossini affronta uno dei titoli più celebri del maestro pesarese, Il Barbiere di Siviglia. Uno spettacolo che Monica Casadei ha immaginato come un avveniristico "balletto d'azione" e che arriva martedì 13 novembre (ore 21) sul palcoscenico del Teatro Galli di Rimini nel secondo appuntamento del cartellone del turno D – altri percorsi della stagione di prosa.
Come nelle precedenti creazioni, anche questa performance della Casadei coinvolge sia i danzatori di Artemis sia gli artisti visivi e i musicisti che costituiscono ormai un tutt'uno con l'ensemble danzante. Una contaminazione di linguaggi che si arricchisce in questa occasione della performance di live painting dell'artista pesarese Giuliano Del Sorbo.
Chi è davvero Figaro? Nella lettura di Monica Casadei è il prototipo dell'uomo di successo nel mondo di oggi. Inguainato in rigorosi abiti manageriali, l'eroe rossiniano diventa l'emblema di chi riesce a soddisfare con efficacia, vivacità e savoir faire le aspettative di una società che impone ogni giorno di raggiungere i propri obiettivi ottimizzando tempi ed energie.
In una un'interpretazione coreografica caratterizzata da un'atmosfera sospesa tra un passato-ombra e un presente lampeggiante e frenetico, il personaggio di Figaro si moltiplica nei corpi dell'intera compagnia, dove, senza distinzioni di gender, gli interpreti agiscono con la determinazione, l'energia e il rigore di una squadra speciale: tonici, grintosi e iper-concentrati, la loro danza manipola il tempo e lo spazio senza tregua, tesse e scioglie in continuazione una rete infinita di cambi di direzioni, incroci di traiettorie e intarsi di movimenti.
Il Barbiere di Siviglia ha debuttato nel marzo scorso a Pesaro e dopo essere stato presentato a Bangkok ha avviato una importante tournée italiana e internazionale.
Di origine ferrarese e laureata in Filosofia con una tesi su Platone e la danza, Monica Casadei si dedica allo studio della danza classica e moderna, prima in Italia, poi a Londra, infine a Parigi dove si trasferisce sul finire degli anni Ottanta. Decisivi nel suo percorso formativo, in particolare, i coreografi Pierre Doussaint e Isabelle Doubouloz, così come le contaminazioni derivate dalla pratica delle arti marziali. Nel 1994 fonda in Francia la Compagnia Artemis Danza, con la quale si trasferisce in Italia nel 1997. La Compagnia ha realizzato oltre trenta creazioni firmate da Monica Casadei, cui si affiancano le coreografie per spettacoli teatrali e d'opera lirica, la promozione di opere di giovani autori e numerose iniziative formative, nella duplice accezione di perfezionamento professionale per danzatori e attori e avvicinamento ai codici della danza per il più vasto pubblico.