Scrivi qui la tua mail
e premi Invio per ricevere gratuitamente ogni mattina la nostra rassegna stampa

Natale con Il santo bevitore. Spettacolo al Tarkovskij

Domenica, 16 Dicembre 2018

"Storia di Andrea, il santo bevitore" è lo spettacolo che il centro culturale Il Portico del Vasaio propone per lunedì 17 dicembre alle ore 21.15 al Centro Tarkovskij di Rimini, via Brandolino. Lo spettacolo, tratto dal racconto di Jospeh Roth, La leggenda del santo bevitore, sarà interpretato da Carlo Pastori e Marino Zerbin, per la regia di Carlo Rossi. L’ingresso è a offerta libera.

L’allestimento mette in scena, in forma di racconto teatrale con canzoni, la storia di Andrea, barbone parigino toccato dalla Grazia di un Incontro con un benefattore che, a patto che la somma venga restituita alla piccola S. Teresa nella chiesa di S. Maria di Batignolles, gli offre una somma in denaro di cui poter disporre liberamente.

Andrea si dimentica a lungo del debito, finchè un giorno di fronte alla chiesa incontra una bambina di nome Teresa.
Andreas le chiese: “Come ti chiami?” “Teresa”, rispose lei.
“Ah,” esclamò Andreas “ma questo è bellissimo! Non avrei mai pensato che una così grande, così piccola santa, una così grande e piccola creditrice mi concedesse l’onore di venirmi a cercare, dopo che io ho tardato tanto ad andare da lei.” (…) Da tanto tempo io le devo 200 franchi, e non mi è più riuscito di restituirglieli, signorina santa!”
Lei non mi deve affatto dei soldi, ma io ne ho un po’ nel borsellino, li prenda e vada via, che stanno per arrivare i miei genitori”.
E con ciò tolse dal borsellino 100 franchi e glieli dette.

La piccola santa libera Andreas del peso del suo debito - Lei non mi deve affatto dei soldi -, lo libera “dal peso di quel limite che l’uomo trova dentro tutto quello che fa”.
Ma non solo. Andreas al momento di questo suo incontro con la bambina ha già ritrovato per l’ennesimo ‘miracolo’ i 200 franchi necessari per ripagare il suo debito, e il dono di Teresa ha davvero la consistenza del centuplo, di un anticipo sulla eredità promessa.
Lo spettacolo viene proposto come un momento di preparazione al Natale. Prima che gli attori entrino in scena saranno lette alcune meditazioni di don Luigi Giussani

Dobbiamo immedesimarci. Come è importante il cuore aperto, la semplicità del cuore e la povertà del cuore, per afferrare bene questi momenti, per sapersi immedesimare! Nella misura in cui non siamo poveri di spirito, non ci immedesimiamo con niente, perché immedesimarsi vuol dire abbandonare la posizione in cui si è. Dobbiamo immedesimarci con Maria del capitolo primo di san Luca o coi pastori del capitolo secondo di san Luca o coi Magi del capitolo secondo di san Matteo.

“L’idea di seguire insieme uno spettacolo per prepararsi al Natale – spiega il Portico del Vasaio - è perché una rappresentazione teatrale (che accade sempre nuova ogni volta che si ripete) non chiede una comprensione distaccata, ma proprio quella immedesimazione alla quale Giussani ci ha invitato con le parole ascoltate all’inizio; aiutandoci così a riscoprire come la grazia della Sua presenza riaccada continuamente nella nostra vita”.


Le vostre foto

Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

#bgRimini

Le nostre città con gli occhi di chi le vive. Voi scattate e taggate, noi pubblichiamo. Tutto alla maniera di Instagram