Il governo taglia l’irpef per 130mila riminesi. Treni, possibili collegamenti ragionevoli per Rimini anche senza altavelocità. Bagnini, Hera Acegas, prodotto e comunicazione, Fellini, scuola
Concessioni demaniali
“Impossibile far uscire le concessioni demaniali dalla direttiva Bolkestein, necessità di un bando a evidenza pubblica ma con importanti e adeguati premi ai bagnini”, CorriereRomagna (p.6).
“IL LEADER dei bagnini riminesi, Giorgio Mussoni, appena uscito dall’incontro col ministro Gnudi alza le mani in segno di vittoria. «Ha vinto la nostra linea. Sulle concessioni delle spiagge è passata la proposta ‘riminese’». La Confcommercio e la Confesercenti ancora non se la possono prendere, convinte che sulle nuove regole per l’assegnazione delle spiagge a partire dal 2016 il governo «poteva e doveva fare di più»”, ilRestodelCarlino (p.2).
Esulta la Regione con Maurizio Melucci, ma vuole vedere tutto scritto, mentre il parlamentare Sergio Pizzolante (Pdl) spiega il decreto e Gianluca Pini (Lega) è contestato dai balneari, LaVoceDiRomagna (p.3). “Presente all’incontro con il ministro anche l’onorevole del Pd Elisa Marchioni: «L’auspicio principale è che si arrivi a una soluzione rapida e la più condivisa possibile. Serve un testo che non tradisca le aspettative dei balneari»”, Corriere.
Hera Acegas
“Pronti via, scatta la full immersion sulla fusione Hera-Acegas. Prevista per oggi la 5 commissione consiliare Bilanci, finanze ed economia alle 17.30 che anticipa di appena due ore il consiglio comunale, convocato in extremis, alle 19.30. Un iter insolito che segue le polemiche divampate in questi giorni dopo che mercoledì scorso Fabio Pazzaglia (Sel) aveva chiesto il rinvio della commissione, Corriere (p.9).
Taglio irpef
“Sono all’incirca 130.000 su un totale di 183.978 i contribuenti che beneficeranno in provincia del taglio dell’Irpef previsto dalla legge di Stabilità varata dal Governo (riduzione di un punto percentuale, da 23 a 22 punti e da 27 a 26, dell'aliquota sui primi due scaglioni di reddito, da 0 a 15mila euro e da 15mila a 28mila euro con risparmio quindi per i contribuenti rispettivamente di 150 e 280 euro annui)”, Federico Rossi, NuovoQuotidiano (p.11).
I numeri della Provincia
E’ giallo sulla popolazione di Rimini: i numeri del censimento sono diversi da quelli in possesso della Provincia, ilCarlino (p.5).
Prodotti e comunicazione
“Conferenze, workshop, visite di studio, mappatura delle politiche esistenti e dei fattori interni ed esterni che influenzano il mercato, oltre a una guida di buone pratiche per il miglioramento delle politiche di promozione e commercializzazione dei prodotti. La Provincia si confronta fino al termine del 2014 con l’Europa per fare spiccare il volo alle sue eccellenze agroalimentari. Si tratta del progetto LocFood”, Corriere (p.10).
Case vacanza o residenza protetta?
LaVoce torna sullo strano caso della cooperativa San Giuseppe (p.23).
Municipale 2.0
Per ora resta nel cassetto la rivoluzione digitale dei vigili di Rimini, Corriere (p.9).
Educatori in tempi di crisi
Se da un lato il governo molla, dall’altro il comune anche. E’ il caso di Karis foundation (oltre 1.600 studenti). Giovanni Bucchi su LaVoce intervista il rettore Claudio Minghetti. “Le convenzioni col Comune permangono, ma le nostre scuole ne escono penalizzate, rispetto ad altri Comuni della Regione, come Forlì, Cesena, Modena, dove il sostegno alle scuole paritarie, e al servizio pubblico che rendono, è più consistente. Anche per quanto riguarda il sostegno alle situazioni di handicap, dobbiamo continuare a registrare una discriminazione a discapito dei ragazzi che frequentano le scuole paritarie rispetto a quelli delle statali”, (p.16).
Fellini
Paolo Facciotto scova a Roma una degli eredi di Federico Fellini. “Mio zio dimenticato in Italia”, dice tra l'altro Daniela Barbiani, figlia di Aldo, cugino del regista da parte di madre, LaVoce (p.11).
Giancarlo Giannini in città per una partecipazione in una fiction. “Fellini? «Mi chiamava ‘il pipistrello della notte’ perché spuntavo fuori di sera e cominciavo a fotografarlo. Lui, come Antonioni e pochi altri, erano grandi artisti ma persone semplici, buone. Federico una sera tirò fuori dal cappotto una stagnola, la aprì e mi disse:…”, Corriere (p.23).
Collegamenti
“Di grande interesse la relazione che risale a qualche anno fa di un ex dirigente di Rfi, l’ingegner Pasquale Borelli. In sintesi: da Milano a Lecce si impiegano 10 ore per mille chilometri. Vuol dire una media di 100 km orari, con i migliori treni. Con questi interventi minimi - faceva rilevare Borelli - se tenessimo una velocità costante di almeno 180 km vorrebbe dire che percorreremmo tre km al minuto. 1000 km (la distanza tra Lecce e Milano) diviso 3 km al minuto vuol dire 333 minuti. Cioè sei ore e mezza”, Aldo Viroli su LaVoce (p.15).