Un Hackahton non si spiega, si vive, assicura Francesco Amati, del gruppo Asa (imballaggi meccanici) che ad un evento di questo tipo ha partecipato all'estero. Hackaton è l'iniziativa che la Fondazione Karis di Rimini propone a tutti gli studenti della provincia in età compresa fra i 13 e i 19 anni. “La tua passione può cambiare la scuola”, recita il tema su cui si dovranno cimentare i ragazzi. Hackaton è infatti un neologismo, nato dalla crasi fra le due parole inglesi ‘hack’ e ‘marathon’ (letteralmente sarebbe maratona di pirati informatici), che indica di fatto una ‘maratona di cervelli’ che ha come scopo quello di condividere passioni e conoscenze per inventare un prodotto o un servizio che possa migliorare una situazione preesistente, in ambito tecnologico, sociale, artistico, culturale.
“Caratteristiche del metodo Hackaton – afferma Cristin Mannoni, di Nethesis, azienda informatica, - sono l'apertura mentale, la contaminazione e la voglia di mettersi in gioco”. Mannoni e e Amati fanno parte del comitato scientifico che comprende pure Diego De Simone (Botika, Matteo Merlini (Riviera Banca), Gianluca Metalli (Fattor Comune), Andrea Prosperi (Gruppo Teddy).
L'idea di promuovere un hackthon per gli studenti è nata dal coinvolgimento di alcuni di loro di fronte alla richiesta di Karis di come cambiare il profilo informatico della scuola. “Di fatto – racconta Mannoni – abbiamo fatto un hackaton fra di noi ed è nata l'idea”.
L'iniziativa è di fatto partita oggi con la conferenza stampa di presentazione e con la messa online del sito www.hacktoschol.it dove sono presentati tutti i dettagli e le modalità di partecipazione. Da oggi ogni studente può iscriversi e inviare alla segreteria un video di 60 secondi in cui propone una sua idea ovvero come la sua passione può cambiare la scuola.
L'evento è in programma nei giorni 24,25 e 26 maggio nei locali dell'ex colonia Comasca, sede delle scuole Karis. Il primo giorno ci sarà una carrellata delle idee emerse o anche di nuove last minute. Successivamente gli studenti si riuniranno in gruppi di lavoro per affinare la l'idea. Tutti i gruppi di lavoro che si formeranno spontaneamente durante la prima giornata di lavori avranno a disposizione tutor ed esperti di informatica, robotica, comunicazione, marketing e videomaking che aiuteranno i concorrenti a trasformare la passione in
un progetto innovativo e interessante. Nei giorni seguenti l'idea dovrà diventare un progetto. Nell'ultimo giorno cerimonia di premiazione.
“L’idea di Hack the School è nata dall’incontro con alcune realtà del nostro territorio, operanti nel settore informatico, commerciale e marketing” - racconta Paolo Valentini, Direttore Scolastico e Preside dei licei Karis - “Nel dialogo con questi soggetti imprenditoriali è emerso come a Rimini mancasse un’occasione reale in cui gli studenti potessero giocarsi in prima persona, mettendo al centro le loro passioni in un luogo (la scuola) dove passano la maggior parte del loro tempo. Si parla spesso di futuro, di sviluppo e di innovazione, ma di rado questi concetti sembrano avere una incidenza nell’esperienza concreta degli studenti. Hack the school si ripropone, quindi, di stimolare gli adolescenti di Rimini a una creatività che, partendo dalle loro passioni personali, possa diventare motivo di innovazione all’interno della quotidianità, dove la scuola gioca un ruolo primario. Il mondo sta cambiando, le nuove tecnologie accelerano le comunicazioni e gli apprendimenti, le passioni aumentano e si possono condividere e vivere più facilmente. La scuola può essere un luogo in cui gli interessi si chiariscono, trovano spazio, diventano possibilità di relazioni, passioni comuni, creatività, progetti”.