(Rimini) “L’obiettivo è creare rete, non fondare l’ennesimo partito. Rete civica vuol essere una agorà reale, il luogo dove si favorisce lo scambio di informazioni per la risoluzione dei problemi, nell’interesse dei cittadini”. Così definisce ‘Rete Civica’ l’accademico Carlo Monaco, ex assessore nella giunta bolognese Guazzaloca. Rete Civica a Rimini è la componente in cui è confluito il consigliere comunale Davide Frisoni dopo l’abbandono di Patto civico e della maggioranza, a livello provinciale è la compagine di Mimma Spinelli, sindaca di Coriano, paladina del civismo. Nasce nell’estate del 2019 in vista delle elezioni regionali, come lista civica a sostegno della candidatura di Lucia Borgonzoni che ha portato all’elezione in assemblea legislativa di Marco Mastacchi, ex sindaco di Monzuno. Nell’estate del 2019 il nome era diverso: Progetto Romagna.
A togliere ogni dubbio su dove la rete dei civici si collochi è il primo cittadino di Coriano. “La nostra proposta è alternativa al centro sinistra”, precisa Spinelli. “Il nostro lavoro in vista delle elezioni amministrative e specialmente di quelle a Rimini nel 2021 sarà quello di sederci al tavolo del centro destra e dare vita a una discussione su tutti i sindaci che verranno candidati. Abbiamo già contattato il mondo delle imprese e delle associazioni sportive e culturali per promuovere un dialogo a sostegno del centro destra. Per noi il dialogo con il centro destra è fondamentale, anche nell’ottica di proporre dei sindaci civici”, precisa meglio Alex Bianchi, presidente di Rete civica. E consigliere comunale a Bologna.
“Sono andato via dalla maggioranza per una questione di metodo”, ha spiegato Davide Frisoni. “Con il sindaco (Andrea Gnassi,ndr) non è possibile un dialogo per un lavoro comune. L’ultimo scontro è stato a causa del progetto di piazza Malatesta, non discusso con nessuno, semplicemente imposto alla maggioranza”, aggiunge Frisoni, che con Rete civica conferma il suo impegno in politica. “Noi civici siamo politici, ma non ideologici, è questa la differenza”, spiega Frisoni. Nel suo programma mette al primo posto tra i punti di lavoro “persona, educazione, lavoro, quest’ultimo grande assente nel bilancio del comune di Rimini. Credo, in ogni caso, che il vero potere sia rappresentato dalla possibilità di stare accanto alle persone”.
Sul metodo, ribadisce Spinelli, “la politica non ha bisogno di leader, ma di competenza e capacità di ascolto (cosa che è mancata nella maggioranza a Rimini e che manca nel centro sinistra, come dimostra l’esperienza di Davide). Prima di decidere i nomi dei candidati, meglio lavorare su progetti e contenuti”.
In prima fila in platea alla presentazione di Rete civica nella sala del Buonarrivo della provincia, Marzio Pecci, capogruppo della Lega in consiglio comunale a Rimini e candidato del centro destra alle ultime amministrative. Rete civica, in cerca di suo candidato, spiega che non sarà Mario Erbetta, anch’egli fuggito dalla maggioranza fuoriuscendo dalle liste di Patto civico. “Iniziare imponendo un nome è l’approccio sbagliato - torna a ribadire Mimma Spinelli - perché il tema non è solo con chi, ma anche per che cosa”.