(Rimini) Parco eolico, il termine per presentare le osservazioni al progetto di Energia wind è stato spostato all’ultima settimana di novembre. Lo ha riferito il presidete della provincia di Rimini, Riziero Santi. La proroga è dovuta al fatto che il Ministero per le infrastrutture e i trasporti ha richiesto alla società di presentare il progetto definitivo dell’impianto (ad oggi è depositato un preliminare) al fine di poter correttamente valutare la proposta e quindi potersi esprimere, a ragion veduta, nel merito.
Santi ha riferito della contrarietà palese dimostrata dai sindaci di Rimini, Riccione, Bellaria, Misano e Coriano, così come si sono espresse negativamente “le diverse categorie economiche (bagnini, pescatori, albergatori, commercianti, artigiani), e diverse associazioni ambientaliste, da Italia Nostra alla locale Basta plastica in mare, giudicando il progetto troppo invasivo ed incompatibile con il paesaggio e la vocazione turistica del territorio riminese”. Ci sono anche pronunciamenti “a favore, o possibilisti, come quello di Confindustria Romagna e associazioni e movimenti come Lega Ambiente o “Fridays for future” (il movimento di Greta Thumberg) di Rimini”.
Il parco, così come presentato oggi da Santi in Regione, prevede l’installazione di 51 aerogeneratori installati su mono piloni cilindrici di 4,8 m di diametro, infissi per 35 metri al di sotto del fondale; 2 piattaforme marine in acciaio, di forma circolare (circa 40 metri di diametro) e sostenute da quattro piloni simmetrici di 2,8 metri di diametro, che ospitano le due stazioni di trasformazione elettrica; 2 condotte elettriche sottomarine lunghe circa 9,75 km; 2 giunti cavi terra-mare e n° 2 vasche, attigue al lungomare Giuseppe di Vittorio. L'area marina interessata dal progetto revisionato da Energia wind viene ridotta di 33 kmq rispetto all'area di 113,4 kmq individuata preliminarmente; nell'attuale configurazione l'area marina totale è di circa 80 kmq. L'area effettivamente interessata dagli aerogeneratori, dalla proiezione delle pale, dalle sottostazioni marine e dai cavi sottomarini corrisponde a circa 1,3 kmq circa 1,6 % dell'area marina totale (in allegato la relazione integrale di Santi).
“Voglio dire molto chiaramente che alla Provincia di Rimini non interessa il singolo progetto e tantomeno intende sostenere, aprioristicamente, quello presentato da Wind 2020, ciò che però va affermato è che occorre seriamente porsi il problema di come passare da una quasi totale dipendenza di produzione e consumo di energia da fonti fossili alla ricerca dell’autosufficienza energetica attraverso la produzione di energia da fonti rinnovabili. Questi sono peraltro gli obiettivi che ci indica l’Unione Europea e che la stessa Regione Emilia-Romagna riprende e rilancia”, sottolinea Santi, ricordando come gli studi sul'eoilico a livello regionale prevedessero un impianto al largo di Rimini e due al largo di Ravenna.