Se c’è una parte di città che è radicalmente cambiata negli ultimi vent’anni, questa è proprio Viserba. Talmente cambiata che se qualcuno l’avesse vista vent’anni fa stenterebbe oggi a riconoscerla. Soprattutto nella zona a monte della ferrovia. Due scelte urbanistiche hanno svolto un ruolo fondamentale: il nuovo Peep e la realizzazione del centro studi.
Come sempre non c’è miglior indicatore di quello demografico per capire i cambiamenti in atto. Nel 2000 l’area di Rimini Nord, corrispondente al territorio di quello che un tempo era il Quartiere 5 (quindi non solo Viserba), contava 25.618 abitanti, nel 2020 sono saliti a 33.367, con un incremento di oltre il 30 per cento. È evidente che il principale contributo a tale boom demografico viene dal Peep di Viserba. Alta, rispetto alla media cittadina, anche la percentuale di residenti fra i 25 e i 40 anni. “Al Peep – conferma don Roberto Costantini, parroco di Viserba Monte – si sono insediate soprattutto famiglie giovani con bambini piccoli. Non si può dire che sia un quartiere dormitorio, la presenza dei bambini che vanno a scuola lega le famiglie al quartiere”,
Se Viserba è cambiata grazie al Peep e al centro studi (tre istituti superiori, una scuola media, scuola primaria e scuola dell’infanzia), altri cambiamenti sono in arrivo, portandosi dietro, come vuole la migliore tradizione, un corteo di polemiche. Una grande opera pubblica, un investimento di 19 milioni, è in arrivo per essere inaugurata prima dell’estate: il nuovo lungomare pedonalizzato, ovvero il Parco del Mare di Rimini Nord. Ed un’altra grande opera si affaccia all’orizzonte: Viserba è stata scelta come sede per la nuova piscina comunale, dopo l’abortito progetto di Acqua Arena davanti al Palazzo dei Congressi.
L’area scelta dall’amministrazione comunale è il Parco don Tonino Bello, a monte della via Sacramora, a cinquecento metri dal centro studi. Una location che divide. Davvero i residenti sono tutti contro? “A dire il vero – osserva don Costantini – mi pare che ci siano opinioni discordi, c’è chi è contro, chi è a favore. Forse, ci sarebbe più consenso se chi decide prima venisse a spiegare bene come stanno le cose”. Insomma, c’è chi raccoglie le firme, e c’è chi invece approva, considerando i vantaggi che l’impianto porterà alla zona, residenti e polo scolastico.
Chi è contrario porta soprattutto due argomenti. Il primo è che si sacrificare un’area importante del Parco, pari quasi al 40 per cento della superficie totale. Inoltre la piscina porterà ulteriore traffico in una zona già ad alta densità, visto che si trova vicino al Peep e a due passi dal centro studi. Fratelli d'Italia in consiglio comunale hanno puntato infatti su questi due argomenti ed ha indicato (Lega contraria) come soluzione alternativa il centro sportivo di Rivabella, che così diventerebbe una cittadella multi attrezzata. Nel merito le opposizioni, che hanno anche convocato un consiglio comunale tematico, hanno contestato l’assenza nel progetto di una vasca olimpionica. In consiglio comunale le loro proposte sono però state respinte ed ora l’amministrazione procederà con gli incarichi per la progettazione.
Umberto Casalboni, già consigliere comunale, responsabile cittadino di Forza Italia osserva: “La piscina in quel luogo ha l’inconveniente di togliere spazio verde al Parco. Ma nella stessa zona ci sono altre due aree altrettanto valide quanto il Parco. Sono due aree private. La prima, 20 mila metri quadrati, si trova fra il Peep e il vecchio stabilimento della Sacramora. La seconda, di 22 mila metri quadrati, di proprietà dei signori Pozzi, si trova a lato di via Morri. Devo dire che tutte e tre le aree hanno le caratteristiche giuste (viabilità, vicinanza al centro studi) per ospitare la piscina. Ma il Comune ha già scelto il Parco”.
Anche perché il Parco è di proprietà comunale, mentre per le due aree private avrebbe dovuto ricorrere all’esproprio. Questa ipotesi delle due aree private non ha avuto successo fra l’opposizione in consiglio comunale, dove ha prevalso il partito di Rivabella.
Se l’arrivo della piscina ha messo in agitazione la zona di Viserba Monte, la prossima conclusione dei lavori del Parco del Mare sta mandando in ebollizione anche la zona a ridosso della spiaggia. Operatori commerciali e turistici, ed anche i residenti, stanno realizzando che fra qualche mese tutta la litoranea sarà pedonalizzata, che non si potrà arrivare con l’auto davanti al negozio o davanti all’hotel, anche tutta la viabilità a mare della ferrovia sarà cambiata. Anche qui le posizioni sono diverse: chi raccoglie le firme per questo o quel senso unico, chi non vede l’ora di passeggiare sul lungomare finalmente libero da auto e motorini.
E i parcheggi? Diverso il caso di Viserbella e di Torre Pedrera, ma a Viserba – incredibile a dirsi - i parcheggi ci sono. Certo, dovranno cambiare le abitudini, non si potrà più a arrivare con l’auto dove si desidera, ma non si dovrà penare per trovare un parcheggio. Negli ultimi anni, fra parcheggi pubblici e aree private, Viserba si è arricchita di circa mille nuovi posti auto. C’è l’ampia area vicino alla stazione ferroviaria, in via Curiel ci sono due parcheggi privati e uno pubblico, altri posti auto in via Beltramini, nella zona Peep ci sono 320 stalli pubblici, due piccoli parcheggi nel centro studi, altri spazi al centro commerciale Conad, infine 140 stalli nell’area residenziale fra il Conad e la ferrovia.
L’estate in arrivo sarà la prova del nove per verificare se il sistema della viabilità e dei parcheggi reggerà alla novità della litoranea pedonalizzata.