(Rimini) "Tornare alla normalità significa individuare il modo più efficace e più sicuro per riprendere tutte le attività, lavorative e relazionali. E in un Paese che ha rimesso sui giusti binari la campagna di vaccinazione e, in buona sostanza, sta riaprendo con le giuste modalità ogni settore, calcio e eventi sportivi compresi, le discoteche e i locali da ballo non possono essere trattati come paria". Il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi accoglie l'appello del presidente regionale del Silb, Gianni Indino. "La night life non è qualcosa di separato dalla normal life. Leggerezza, divertimento, svago sono una componente delle dimensione sociale e relazionale di una comunità, locale, nazionale, internazionale. E' un linguaggio, dall inizio dei tempi".
Servono, però, sottolinea Gnassi "rigore, scienza, strumenti rigorosi di controllo e verifica. Ma è quello che dovremo fare e ciò che abbiamo fatto e si sta facendo per tutto quello che chiamiamo vita. Dai treni agli aerei, agli stadi. Lasciare chiuso tutto non è una soluzione; così come si sono definiti protocolli per ogni tipo di iniziativa che richiamasse pubblico, quello del ballo merita lo stesso trattamento, che significa regole e certezze, e non opinioni e continui rinvii di settimana in settimana. L'avanzare delle vaccinazioni e del green pass sostiene questa richiesta:alcune esperimenti, le decisioni di alcuni Paesi (anche la Spagna), grazie all'adozione di misure protettive, ci indicano una strada che va percorsa con voglia di farcela e non come compito obbligatorio per arrivare a un nuovo rinvio. E' chiaro che la decisione tocchi al Governo, ma è altrettanto chiaro che il turismo chiede che il settore dei locali da ballo abbia la stessa attenzione e le stesse opportunità di riprendere la propria natura. Regole e rispetto delle stesse. Si deve ripartire anche qui. Le serrande abbassate a tempo indeterminato non sono una risposta".