(Rimini) Dal 6 agosto prossimo il green pass, ovvero, il certificato di immunità dal covid19, già necessario per muoversi in tutta Europa, sarà richiesto in Italia a tutti gli over 12 in zona bianca per l’accesso ad eventi sportivi, fiere, piscine, palestre, congressi, musei, parchi tematici e di divertimento, limitatamente alle attività al chiuso e sarà richiesto anche per sedersi ai tavoli di ristoranti, bar, cinema, centri termali e sale bingo al chiuso ed addirittura per partecipare a concorsi pubblici. "Purtroppo per i sammarinesi e per gli italiani residenti sul Titano che sono stati vaccinati in maggioranza con lo Sputnik V non è previsto alcun lasciapassare sanitario in Italia, in quanto il vaccino russo non è stato ancora approvato dall'Agenzia europea dei medicinali (Ema)", commenta Alessandro Amadei, vicepresidente del Comites San Marino.
Le disposizioni si applicano anche nelle zone gialla, arancione e rossa, laddove i servizi e le attività siano consentiti ed alle condizioni previste per le singole zone. La certificazione dovrà attestare di avere ricevuto almeno una dose di vaccino, oppure essere risultati negativi ad un tampone molecolare o rapido nelle 48 ore precedenti, oppure di essere guariti dal covid19 nei sei mesi precedenti. La decisione dell’obbligatorietà del green pass è stata presa dal governo Draghi per far fronte all’aumento dei contagi causati dalle varianti di covid19 e si affianca al prolungamento dello stato di emergenza fino al 31 dicembre 2021.
"E’ chiaro che il mancato riconoscimento dello Sputnik V, la cui richiesta di autorizzazione giace dal 5 marzo scorso presso l’EmaA, è una questione prettamente politica considerati i confortanti risultati degli studi clinici pubblicati, fra l’altro, anche dalla rivista scientifica inglese The Lancet che hanno valutato il tasso di efficacia del vaccino russo intorno al 91,6%", sottolinea Amedei. "C'è troppa confusione sui vaccini da parte dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) e del Cts (Comitato Tecnico Scientifico) pertanto occorre sgombrare il campo da ogni equivoco, promuovendo una campagna di comunicazione chiara ed accurata e fornendo risposte immediate, perché l’epidemia corre più veloce della burocrazia".
Quindi, prosegue Amedei, "il governo italiano riconosca quanto prima il green pass sammarinese, seguendo l’esempio di Grecia, Slovenia e Croazia, paesi dell’Unione Europea che coraggiosamente hanno superato gli ostacoli burocratici imposti dalla politica, riconoscendo come vaccinato ogni visitatore che esibisce un certificato di vaccinazione anti covid19 proveniente da Paesi terzi. Il Governo italiano, inoltre, non dimentichi i 15mila italiani residenti sul Titano, i quali, dopo i pesanti contraccolpi subiti a causa del caos targhe, conseguenza diretta del decreto sicurezza, dopo l’aggravarsi della situazione epidemiologica locale a causa del ritardo nella consegna delle dosi dei vaccini promesse dall’Italia, ora sono alle prese con gli effetti negativi del nuovo decreto covid che limita i loro spostamenti".