"Sarà una sfida difficile, impegnativa, che comporterà un grande lavoro di squadra, ma che tutti insieme possiamo vincere”. Il segretario provinciale del Pd, Filippo Sacchetti, e il segretario comunale Andrea Arcangeli commentano l’esito del sondaggio commissionato dal Partito democratico in vista delle elezioni amministrative. L’esito?
Secondo quanto riportato dall’Agenzia Dire, al primo turno il centrodestra è dato al 45%, il centrosinistra al 38%, i 5 Stelle all'11%, altri al 6%. In caso di ballottaggio centrodestra e centrosinistra sarebbero pari al 50%. Per quanto riguarda i partiti, il Pd è al 29%, la Lega al 15%, M5S all'11%, Fratelli d'Italia e Lista Tosi al 10%, Noi riccionesi al 5%, Forza Italia, Immagina Riccione e altre liste di sinistra al 4%.
Candidati. Nel centrodestra, secondo il sondaggio l'attuale assessore al Turismo Stefano Caldari è in cima nella graduatoria della notorietà con il 43%, seguono il capogruppo di Noi riccionesi Fabrizio Pullè, la vicesindaca Laura Galli e l'assessore alla Sicurezza e parlamentare della Lega Elena Raffaelli al 32%.
Nel centrosinistra il più noto è Daniele Angelini con il 34%, seguito dall'ex direttore generale dell'Ausl Romagna Marcello Tonini con il 30%, dall'ex assessore al Bilancio Ilia Varo con il 26% e dal giornalista Enea Abati con il 23%. Tonini risulta il candidato migliore con il 21%, seguono Angelini al 17%, Abati al 4%, e Varo al 3%.
Per il campione, 600 riccionesi intervistati tra il 10 e il 20 di dicembre, i problemi più urgenti sono viabilità al 23%, occupazione al 21%, sanità al 18%, sicurezza al 17%. Il 73% degli intervistati afferma che andrà "certamente" o "probabilmente" a votare.
Il Pd, quindi, intende puntare su un’ampia coalizione. Infatti, che “l'attuale sindaco non ha il consenso di oltre la metà dei riccionesi, la dice lunga sul suo gradimento”. Negli ultimi tempi, mettendosi all’ascolto delle voci della città, categorie economiche comprese, i vertici locali del partito pare abbiano generalmente raccolto insoddisfazione. “L’amministrazione uscente non si è dimostrata in grado di soddisfare quello che è il target e la qualità di vita che i riccionesi hanno conosciuto negli anni addietro e che rivogliono. Basti pensare all’abbandono in cui versa viale Ceccarini, all’assalto delle baby gang che ha condizionato la stagione turistica, alla mancanza di interventi strategici sulla viabilità. Riccione è ferma al palo. I segnali che arrivano dal sondaggio ci dicono che dopo le due amministrazioni Tosi possiamo presentare un progetto che risponda alle aspettative più alte dei riccionesi. Si può certamente fare di più e meglio e la sinistra se la può giocare”, spiega Sacchetti.
Il Pd, sempre secondo il sondaggio, non ha però recuperato i livelli di 10 anni fa in termini di popolarità. Cosa ha realmente da offrire ai riccionesi? “Abbiamo una cultura di governo che viene dal passato, conosciamo la città nei suoi elementi strutturali. E’ come se avessimo di fronte una casa bellissima che da qualche anno si sta deteriorando. Noi vogliamo creare una coalizione con l’ambizione di restituire alla città la capacità di essere all'avanguardia che la caratterizzava nei suoi anni migliori e che si traduce in qualità della vita, una coalizione che possa proporre un programma per la città e non contro qualcuno o qualcosa”.
Il Pd chiama quindi alle armi “le forze del centro sinistra, il civismo, gli imprenditori, i partiti e i movimenti (dal Partito Democratico a Coraggiosa, dal Movimento 5 Stelle a Riccione Civica, con lo sguardo volto con grande interesse anche a realtà presenti sul panorama cittadino da poco come quella di Riccione 2030) e tutti coloro che hanno l'ambizione di proiettare Riccione in un futuro nuovamente luminoso, uscendo anche dall'isolazionismo istituzionale che ha caratterizzato l'attuale amministrazione comunale”.
Riccione 2030, in particolare, è il gruppo che si è creato attorno a Fabio Ubaldi, un tempo nelle file del Pd. “Con Ubaldi abbiamo iniziato a sentirci. Il circolo di Riccione è gia al lavoro con l’obiettivo d’intensificare l’attività nelle prossime settimane. Stiamo e continueremo a costruire”.
Si è sempre detto che la questione del trc abbia fatto la differenza per mandare su Renata Tosi e detronizzare per la prima volta nella storia di Riccione la sinistra. Allora candidato sindaco del Pd era proprio Fabio Ubaldi. La questione avrà ancora un peso? “L’opera ormai è stata fatta. Ha condizionato il dibattito politico in passato ma non sarà lo stesso in futuro, e guardare al futuro è la volontà di tutti. Ci sta che Riccione possa sembrare una città più di destra. Noi puntiamo sul buon governo. Non guardiamo al fatto che ci possa essere un elettorato di destra o di sinistra, ma ai cittadini che si riconoscono in un progetto di buon governo e siamo certi che possa funzionare”.