(Rimini) Approvata giovedì in consiglio comunale la Prima variazione di bilancio di previsione 2021-2023. Diciannove i voti favorevoli, dodici quelli contrari. La manovra deve tener conto di 1,9 milioni di maggiori entrate (date dall’incasso dell’imu per la ex nuova questura, dall’incremento dell’irpef e da altre voci) , ma anche di maggiori uscite pari a 3,3 milioni, tra cui 1,2 milioni per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, 723mila euro per il piano occupazionale, 205.700 euro per aumento delle indennità degli amministratori, previsto dalla legge nazionale, 1,1 milioni per il Metromare, che potrebbe trasformarsi in un pozzo senza fondo
La maggiore spesa per il Metromare arriva a fronte “di un impegno previsto del comune di Rimini per il trasporto pubbblico locale di 3,6 milioni. Adesso siamo di fronte a questo nuovo costo”, fa subito notare durante il dibattito Gioenzo Renzi di Fratelli d’Italia. Se il consigliere del Pd Luca Cancellieri fa notare che i maggior costi “dipenderanno anche dall’aumento del costo dei carburanti e dall’adeguamento dei contratti di lavoro”, l’assessore al bilancio Iuri Magrini chiede maggiore responsabilità alle “società partecipate, che dovranno rivedere alcune scelte fatte, e rimodularle anche tenendo conto dei tempi cttuali”.
“Sono in questo consiglio dal 2016 e faccio fatica a ricordare il numero esatto delle variazioni di bilancio che abbiamo dovuto votare per andare a coprire spese non previste relative al trasporto pubblico locale”, attacca anche Matteo Zoccarato della Lega. “E’ inutile nasconderselo: la stragrande maggioranza di queste variazioni derivano dal Metromare”, sottolinea ricordando anche che per l’opera “è previsto un ulteriore sviluppo del percorso”, quello fino alla fiera già finanziato dal ministero con 49 milioni di euro.
“E’ vero che l’infrastruttura è realizzata con fondi statali, ma poi sono i riminesi, di tasca propria, a dovere mantenere il servizio”. Ragion per cui Zoccarato, che ne è presidente, anticipa in consiglio comunale l’intenzione di convocare la commissione controllo e garanzia allo scopo di “approfondire come l’amministrazione intenderà gestire la partita e soprattutto quale percorso seguiranno i filobus. Quello di cui parlano i giornali sembra, non solo a me ma anche ad alcuni addetti ai lavori, troppo impattante. E’ importante fare chiarezza anche sul periodo di cantierizzazione, che si prevede essere di anni, e sulla compromissione della viabilità a cantieri conclusi che potrebbe risultare disastrosa”. Più in generale sul trasporto pubblico locale, secondo Zoccarato “bisogna comrpendere se la gestione a livello di area vasta stia portando benefici a Rimini oppure no”.
Per Nicola Marcello di Fratelli d’Italia, il tracciato del nuovo tratto del Metromare potrebbe risultare adirittura “pericoloso”. “Sventra mezza città e poi, superato San Giuliano, dalle Celle in avanti, lungo la via 23 Settembre e la via Emilia correrà in mezzo alle due corsie di auto, in uno spazio troppo ravvicinato”. “Sarebbe stato meglio pensare a un tracciato lungo la ferrovia”, ribadisce anche Renzi.
Tornando alla questione dei costi di servizio del Metromare, “ci troviamo in un momento particolare”, spiega l’assessora Roberta Frisoni. “Con l’entrata in esercizio del metromare nel corso del 2021 non era possibile riorganizzare l’assetto di tutte le linee del trasporto pubblico, in particolare della 11, anche perché gi abbonamenti del servizio scolastico, per esempio, erano già stati venduti. In vista di settembre, quindi, sarà necessario provvedere alla riorganizzazione del servizio, perché ad impattare sui costi è stata la sovrapposizione che si è venuta a creare tra Metromare e linee. C’èda dire, comunque, che Amr non ha ancora elaborato il suo preventivo per gli enti: quindi noi per la variazione abiamo fatto un calcolo cautelativo”.