GIORNALAIO 11.02.2013

Lunedì, 11 Febbraio 2013

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Elezioni Monti e Melucci parlano di turismo. Aeradria cerca prestiti che non restituirà. La protesta dei teleriscaldati di Gaiofana


Elezioni. Turismo, il CorriereRomagna intervista Mario Monti (p.3), che vuole riqualificazione per la Romagna accanto a più Stato nella promozione, e, in particolare sulla questione spiagge, Maurizio Melucci (p.7). “Il premier uscente, che oggi interviene in una iniziativa pubblica a Bologna, boccia la tassa di soggiorno a vantaggio di una tassa di scopo e chiede di riportare in capo allo Stato la competenza sulla promozione all’estero. Via libera anche a politiche di sgravi fiscali”.


Aeradria, in attesa del giorno del concordato (entro fine mese). “Stando ai bene informati, la bozza di concordato prevede condizioni che nessuna persona sensata potrebbe accettare, tanto meno le aziende private creditricim banche e fornitori vari, già alla canna del gas per tanti fattori messi insieme, dalla crisi in giù. Ed ecco che cosa chiede Aeradria col cappello in mano: pagamento del solo 21% di quanto dovuto, frazionato in quattro anni (2013- 2016 appunto) e senza interessi. Mettiamo un caso limite: Aeradria avrebbe un’esposizione di 16 milioni di euro con varie banche, la fetta più rilevante con Carim, ma gli istituti di credito accettando il concordato si vedrebbero restituiti solo poco più di 2 milioni, dilazionati e senza interessi”, LaVocediRomagna (p.9).


Strade colabrodo. Via Roma, e non solo, a Rimini è piena di profondi crateri, ilRestodelCarlino (pp.2-3). “SARÀ anche «l’amministrazione delle fogne», come promette il sindaco Andrea Gnassi. Di sicuro non è quella delle buche. Basta girare per le strade di Rimini, per accorgersi che al posto dell’asfalto in molti punti della città ci sono veri e propri crateri, pericolosissimi tanto per chi gira su due ruote, quanto per le auto e i camion. Non è tutta colpa di palazzo Garampi, ci mancherebbe. Di buche ne sono piene le strade comunali così come quelle provinciali, fino alla Ss16 e alla via Emilia, ridotte a colabrodo dal ‘nevone’ dell’anno scorso e poi dalle piogge che stanno imperversando dallo scorso novembre. La neve ha messo a durissima prova l’astalto, le precipitazioni da record degli ultimi mesi hanno fatto il resto. La mancanza di risorse sufficienti del Comune e della Provincia per mettere mano alle strade lo scorso anno, dopo le nevicate (e i vincoli messi dal patto di stabilità) hanno fatto il resto”.


I teleriscaldati di Gaiofana manifestano. “Sta trascorrendo un altro inverno - dice Davide Cardone, portavoce del comitato - e non si è fatto niente per risolvere il nostro problema. L’anno scorso si poteva ancora dare tempo all’amministrazione comunale che aveva ereditato la questione dagli amministratori precedenti. Ma adesso non più. Dall’ottobre dello scorso anno si sono svolti sette tavoli tecnici: per un processo d’omicidio la corte si riunisce di meno… Eppure ancora niente. L’accordo era che ogni due incontri ci sarebbe stata una riunione di consiglio, ma fino ad ora ce n’è stato solo uno. Non ci sentiamo abbastanza considerati, una proposta di soluzione fino ad oggi non è arrivata”, LaVoce (p.10).