25 aprile, polemiche in spiaggia. Italo e Aeradria, ancora cattive notizie. Fondazione Carim, Pasquinelli ai franchi tiratori: manovre strumentali
La spiaggia del 25 aprile. “Non mancano arrabbiature e polemiche, tra gli operatori, per una situazione che mette in pericolo la tenuta della spiaggia: «Tutte le persone che sono arrivate — afferma Carlo Peroni del bagno 31 — mi hanno chiesto che cosa è successo non vedendo più niente: né campo da beach tennis, volley e i giochi dei bimbi ammassati. Io rispondo che il Comune ci ha fatto smontare le strutture. Pensi che volevano farci pagare l’Imu sulle cabine. Adesso ci hanno tolto anche i parcheggi per fare la pista ciclabile. Ho vissuto sei anni in Svezia — dice — e posso dire che le piste ciclabili devono nascere con la città, farle dopo non vengono mai bene. Dovevano fare il lungomare come era stato progettato a suo tempo»”, ilRestodelCarlino (p.2). E il presidente Mauro Vanni spiega che presumibilmente in giugno le strutture potranno essere rimontate (se i bagnini presenteranno domanda).
“Le prenotazioni last second spingono il ponte del 25 aprile. Tanti i turisti che, fino a domenica, riempiranno gli oltre 800 hotel aperti in Riviera. «Le numerose telefonate ricevute nei giorni scorsi - spiega Marina Lappi di Promozione alberghiera - hanno prodotto buoni risultati. Ieri mattina abbiamo ricevuto tantissime chiamate di conferma, qualcuno ci ha persino avvisato dall’autostrada che avrebbe tardato, causa intenso traffico»”, CorriereRomagna (p.3).
Alberghi chiusi. “E' una corsa contro il tempo, quella degli albergatori che devono adeguare le proprie strutture alle norme antincendio. Molti non hanno aperto durante questo ponte perché non sono riusciti a finire il lavoro per tempo. Tra questi c'è anche la presidente dell'Associazione degli albergatori, Patrizia Rinaldis. "I problemi – spiega - sono tanti. Lavori lunghi e complessi e tempi limitati per svolgerli". Non è tutto. "Ci sono difficoltà – continua - anche nelle interpretazioni. Solo l'altro giorno ho scoperto che non va bene nemmeno la porta dell'ascensore e sto ancora aspettando che mi consegnino le porte antincendio. Le vetrate sono arrivate questa settimana ma sono ancora da montare. Le regole variate a seconda dell’interpretazione degli ingegneri"”, NuovoQuotidiano (p.5). Leggeteci qui.
Italo, Rfi mette i bastoni tra le ruote. “Non c’è proprio pace per “Italo”. Non solo ha dovuto rinviare a dicembre lo “sbarco” a Rimini, ma la strada si arricchisce di ostacoli. Rfi infatti chiede di non pagare il marciapiede rialzato: due milioni di euro. Inoltre il cantiere non può stare aperto meno di un anno. Un po’ troppo”, Corriere (p.10).
Aeradria, continuano a non arrivare buone notizie dalla società cui la Provincia ha affidato il compito di cercare investitori per potenziare i voli dello scalo riminese. Leggeteci qui http://www.inter-vista.it/articoli/item/2881-rimini-poco-confortanti-le-notizie-raccolte-sui-%E2%80%98salvatori%E2%80%99di-aeradria e qui http://www.inter-vista.it/articoli/item/2892-maledizione-dell%E2%80%99aeroporto-e-corsari-della-finanza
Lucciole, ilCarlino (p.4) intervista la presidente di categoria Maria Pia Covre. Secondo lei il presidente di Aia Rimini, Patrizia Rinaldis, (con le sue proposte delle scorse settimane) sarebbe un po’ confuso. “E la creazione di zone specifiche dedicate al meretricio? «A Rimini ne parlammo nel 1995, quando come Comitato facemmo un lavoro per l’intera estate, insieme a Città Sicure, per cercare di organizzare il tutto dalle parti del Gros. A nostro avviso un buon posto per lavorare con tolleranza e sorveglianza contro la criminalità nei confronto di lavoratrici e lavoratori del sesso». L’iniziativa andò storta però. «Già dal ‘96 si tornò alla repressione. Ma i fogli di via alle prostitute sono abusi di potere belli e buoni, indegni di uno Stato democratico». E tassare le lucciole? «I Paesi che regolamentano la prostituzione, come Germania e Olanda, hanno scelto di applicare modelli di tassazione non convenzionali. Non come quelli, chessò, applicati a un parrucchiere». Ma concorda o no? «Se la legge viene rifatta, e il lavoro riconosciuto come diritto, allora sì»”.
Circoli Pd. “Il dibattito di mercoledì sera è stato partecipato, intenso, lunghetto.Se vogliamo trovare un comune denominatore negli interventi dei segretari, diciamo che c’è grande preoccupazione e desiderio di capire come si è arrivati alle candidature Marini, Prodi e soprattutto come sia possibile che un’acclamazione poi produca 101 franchi tiratori: tutte persone - è stato fatto notare - che non vanno mai più candidate. Il dissenso - è stato aggiunto - deve avere un nome e un cognome. Sul governo Letta (Enrico) si è preso tempo. Il malessere c’è, però si attende di vedere quali saranno le prime mosse. Ad esempio: se deve essere tolta, l’Imu non può poi essere addossata su chi le tasse le paga già. E’ stato anche chiesto di non fare partire la Tares”, Corriere (p.8).
Faida Fondazione Carim, ilCarlino (p.6) intervista Massimo Pasquinelli. “L’ADDIO di Vernocchi alla Fondazione Carim «pesa come un macigno. Ha fatto tantissimo per salvare la banca. Ora ha deciso di lasciare il ruolo di vicepresidente ed essere più vicino alla sua azienda. E’ una scelta personale, che va rispettata e protetta da chi, in Fondazione, sta agitando le acque per ottenere consensi e incarichi». Massimo Pasquinelli, presidente della Fondazione Carim, abbandona i suoi consueti toni democristiani per attaccare chi «sta speculando, sulla vicenda Vernocchi e su altre, per cercare visibilità». Si riferisce anche ai 21 soci della Fondazione che si sono astenuti sul bilancio 2012, peraltro poi approvato dal consiglio generale? «Esattamente. Chi non ha votato a favore l’ha fatto in maniera strumentale, non per i risultati del bilancio, che è uno dei migliori degli ultimi anni, visto quello che abbiamo investito per la ricapitalizzazione di Carim. Dirò di più, il consuntivo è stato molto migliore del preventivo. Abbiamo erogato sul territorio di Rimini quasi 3 milioni di euro nonostante le difficoltà»”. Pasquinelli risponde alle accuse di esosità, sostenendo che la Fondazione ha ridotto le spese del 35 per cento negli ultimi cinque anni. C’è di più, Carim diventerà una banca regionale e così tornerà a fare dividendi. I ‘franchi tiratori’ avranno quello che meritano.
Celebrazioni. “«Chiediamo una lotta serrata a evasione, lavoro irregolare e mafie». Graziano Urbinati è il segretario generale della Cgil e - a nome anche di Cisl e Uil - sceglie la platea del 25 Aprile per rimarcare alcune questioni sulle quali non si deve allentare la presa: una vera democrazia lo impone”, Corriere (p.5).