GIORNALAIO 30.07.2013

Martedì, 30 Luglio 2013

giornalaioAlberghi, a luglio meno 15%. V peep, la giunta ci ripensa sui maggiori oneri. Abusivi, adesso i bagnanti si difendono da sé. Pizzolante in visita ai Casetti: Troppi innocenti in carcere. Il 'benvenuto' della base riminese al Pd Cuperlo

 

Turismo, la stagione è partita male. LaVocediRomagna (p.8) al proposito ha intervistato Patrizia Rinaldi e Alessandro Giorgetti. "“I conti li faremo più avanti, ma per quanto si sentano dei lamenti, se si è onesti - dice Patrizia Rinaldi, presidente Aia Rimini - va detto che in luglio si è lavorato soprattutto nei week end, in certe occasioni con richieste più dell’anno scorso, mentre all’inizio e nella parte centrale della settimana si soffre. Direi che quasi tutti hanno mantenuto i dati del 2012, in generale vedo una stabilità, poi uno si lamenta come vuole”. E agosto? “Come in luglio, abbiamo iniziato con i vuoti poi ci siamo trovati le camere piene. Dal 17-18 agosto, cioè dall’inizio del Meeting, la settimana è già quasi completa”. Una caratteristica dell’estate 2013? “Molte più richieste per il trattamento b&b, notte e prima colazione, direi 20-30% in più, e questo si riversa sull’extra-ricettivo dove ci sono realtà che dicono di aver lavorato il doppio dell’anno scorso”". Spiega invece Giorgetti che “come media, in luglio abbiamo registrato fra il 10 e il 15% in meno, con contrazione dei prezzi e aumento dei costi, anche quelli generali come la Tares”.
Dalla Provincia, invece, sono ottimisti. "ALLA FINE sono arrivati. Alla spicciolata, con i last second, ma in riviera i turisti in luglio si sono visti, riportando un piccolo sorriso tra gli operatori dopo un maggio e un giugno da cancellare. Niente cifre ufficiali, ma solo sensazioni. L’assessore provinciale al turismo Fabio Galli mostra ottimismo: «Luglio è andato abbastanza bene. Sarebbe già un bel successo restare in linea con il 2012. I turisti ci sono stati, si sono rivisti i tedeschi mentre i russi sono una conferma. Il picco del lavoro c’è stato soprattutto nei week end con quello della Notte Rosa che ha fatto da apripista alla stagione. Adesso resta l’incognita di agosto»", ilRestodelCarlino (p.4). "Soddisfatto anche Gianni Indino, presidente Fipe Confcommercio: «Tutto il comparto extralberghiero, contrariamente a molti gufi, ha lavorato in luglio. Il mondo della notte ha tenuto bene, a riprova che i giovani amano la nostra zona. Il vero problema è l’abusivismo commerciale che sta uccidendo molti commercianti regolari». E’ di tutt’altro avviso, invece, Giorgio Mussoni, presidente di Oasi Confartigianato: «Noi bagnini abbiamo il reale termometro della situazione. Fino al 15 si è lavorato con il freno tirato. Saremo fortunati se chiuderemo con un 10% in meno. Per anni si è parlato di riqualificazione, senza fare nulla in realtà. Non è con la Notte Rosa che si risolvono i problemi. C’è stata meno gente, in spiaggia come in città»".

Arriva la protesta contro il 'rumore' 'promosso' dal Comune. "La sua non è la “solita” protesta contro un locale che fa musica, è diventata una campagna contro l’amministrazione comunale, “rea” non solo di dare i permessi per fare intrattenimento sonoro in luoghi ad alta densità alberghiera, ma di non garantire la tranquillità degli ospiti, sancita dallo statuto del turista, e di fare pagare loro anche la tassa di soggiorno. Michele Corbelli, proprietario dell’hotel Baia Imperiale di viale Ortigara a San Giuliano, ha attirato l’attenzione su di sé e sulle sue ragioni tappezzando la città con veri e propri manifesti", CorriereRomagna (p.6). "L’albergatore mostra i rilevamenti eseguiti da Arpa con i relativi sforamenti di decibel constatati. «Ho fatto esposti in procura, chiamato il Comune e i vigili urbani più volte, la risposta è sempre la stessa: sappiamo del problema faremo qualcosa. Ma in tre anni non è mai stato fatto niente»".


V peep, la giunta ci ha ripensato sui maggiori oneri? "Creato il “panico”, allarmate migliaia di persone, il Comune corre ai ripari e imbocca una strada almeno nelle intenzioni più favorevole ai cittadini. Intanto Palazzo Garampi rimarca come due questioni siano state sovrapposte sul Quinto Peep, creando un effetto dirompente: maggiori oneri e riscatto dei vincoli. Inserendo tutto nella stessa comunicazione inviata ai cittadini si è creata confusione, facendo credere che le somme fossero cumulabili. Non è così. La prima è obbligatoria, la seconda è facoltativa. Stabilito ciò, la giunta ha pronti alcuni correttivi. Sugli oneri maggiori (dai 2mila ai 9mila euro) c’è poco da fare, però se i cittadini fanno ricorso, il Comune non fa barricate ricorrendo a sua volta in caso di sconfitta. Sul diritto di superficie da riscattare in proprietà si lavora sui valori immobiliari perché il calcolo è legato a cifre solo virtuali, non certo reali", Corriere (p.3).
"LO ‘SCONTO’ alle famiglie del Peep? Per il conguaglio sugli oneri di esproprio non se ne parla proprio. A palazzo Garampi si sta valutando invece di ridurre la spesa per il riscatto, che non ha scadenza (a differenza del conguaglio sugli oneri) ma è molto più oneroso: ogni famiglia, per diventare finalmente proprietaria della propria casa a tutti gli effetti, dovrebbe infatti versare somme che vanno dai 35mila ai 50mila euro circa. LA NOVITÀ potrebbe essere annunciata già oggi in consiglio comunale", ilCarlino (p.7).
Oggi la vicenda del V peep andrà infatti in consiglio comunale assieme agli odg per la lotta all'abusivismo commerciale proposti da Gioenzo Renzi. "Sono esasperati gli ambulanti per la mancata volontà nel contrastare l’abusivismo commerciale. A fare da portavoce è Nicola Angelini, Presidente provinciale della FIVA che non usa mezzi termini per denunciare la rabbia che serpeggia tra i soci. “Le Forze dell’Ordine hanno perso la battaglia contro la legalità – dichiara Angelini – la nostra categoria ha partecipato a tutti i tavoli convocati sull’abusivismo, portando le istanze dei commercianti, ha denunciato la situazione invivibile che ogni giorno si trova ad affrontare chi opera nella legalità, ha manifestato forti perplessità per le strategie adottate o pianificate, ha avanzato delle proposte per il contrasto del fenomeno. Con quale risultato? Nessuno”", LaVoce (p.10). Intanto in spiaggia "QUESTA volta sono i carabinieri ad arrivare in soccorso del vu’ cumprà. Un senegalese preso a pugni e insultato da una coppia di bagnanti, a cui aveva cercato di vendere qualcosa. Lui non ha reagito, si è limitato a chiamare il 112 e ad andare in ospedale per farsi medicare.
UNA storia al contrario, quella avvenuta l’altra mattina, al bagno 115. Sono circa le 10,30, quando arriva la chiamata al 112, dove si segnala una lite tra due turisti e un vu’ cumprà. I carabinieri arrivano alla velocità della luce, con l’aria che tira ci vuole poco ad armare una mega rissa sulla spiaggia. Quando arrivano però, si rendono conto che la situazione è molto diversa da come se l’erano immaginata. La vittima questa volta è il senegalese che poco prima un napoletano ha steso con due cazzotti in faccia", ilCarlino (p.3).


Scuola, una buona notizia. "Ottenuti 74 posti aggiuntivi di docenti, dalla scuola dell’infanzia al secondo grado. Sono state esaudite dall’ufficio scolastico regionale tutte le richieste avanzate dall’ufficio riminese quanto al contingente annuale, cioè tutti coloro che otterranno una supplenza per la durata di un anno. Un numero alto, che corrisponde a più del doppio di quello dello scorso anno, che andrà così a completare l’organico necessario. 3.005 è invece il numero di docenti che da settembre andrà a insegnare nelle scuole riminesi", Corriere (p.6).


Asl unica. "Intesa raggiunta con i sindacati sull’Ausl unica romagnola. «Le condizioni perché l’iter di costituzione possa proseguire ci sono». Ad annunciarlo il coordinamento delle Conferenze territoriali sociali e sanitarie dell’Area Vasta romagnola (Rimini, Cesena, Forlì e Ravenna) che ha reso noto l’accordo all’assessore regionale alla Sanità Carlo Lusenti, in una lettera a firma del coordinatore e sindaco di Cesena Paolo Lucchi. La missiva, inviata ieri mattina dopo la sigla del protocollo d’intesa sulle relazioni sindacali con Cgil, Cisl e Uil, è stata concordata con tutti i presidenti delle Conferenze romagnole (Stefano Vitali per Rimini, Paolo Zoffoli per Forlì, Claudio Casadio per Ravenna)", Corriere (p.9). Meno positivo rispetto al sindaco di Cesena è il presidente della Provincia di Rimini. "«Il confronto ha portato al termine di una fase - commenta il presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali - ma ci sono ancor dei punti da chiarire, non scordiamoci che si tratta dell’Ausl più grande d’Italia». Dal punto di vista politico infatti la strada non è affatto spianata e «adesso comincia la discussione a livello regionale» dopo che anche Rimini aveva alzato la voce per portare in Regione le sue istanze. «Manca ancora la governance, va chiarito quale peso avranno i singoli territori perché da questo dipende l’assunzione di decisioni, e soprattutto che ruolo avrà l’Ircss di Meldola e non ultimo il peso che sarà dato alle eccellenze territoriali, nel nostro caso all’oncologia chirurgica»". Sempre sulla stessa pagina si legge che Vitali, nelle sue esternazioni in favore di Matteo Renzi di qualche giorno fa, si parla di congresso nazionale e non più di sanità, non avrebbe convinto gli esponenti locali di Sel.
A proposito di sanità riminese, su LaVoce (p.13) la strana storia di una camera in chirurgia in ospedale troppo calda per ospitare un anziano convalescente. La Asl, a domanda, ha parlato di un guasto all'impianto già riparato, ma alla prova dei fatti ieri in serata il giornalista ha verificato che l'aria condizionata in quella stanza continuava a non andare.


Sergio Pizzolante in visita ai Casetti. "I dati raccolti dall’onorevole parlano di un totale di 162 detenuti, tutti condannati per reati inferiori ai 5 anni, di cui i due terzi attendono ancora il giudizio definitivo, e stanno attualmente scontando una pena che potrebbe risultare ingiusta. In particolare, sono 62 i detenuti su ordine di carcerazione preventiva, 20 i soggetti che ricorrono in appello, e 19 sono i ricorrenti presso la Corte di Cassazione. Solamente 59 sono i detenuti condannati con sentenza passata in giudicato. Il 75% dei carcerati non è quindi definitivo, un dato superiore a quello della media nazionale, attestata intorno al 40% delle carcerazioni provvisorie. «Ho intenzione di presentare un’interrogazione - dichiara Pizzolante - al fine di conoscere la composizione della popolazione carceraria dell’Emilia Romagna. Se i dati raccolti dovessero allinearsi con quelli provenienti dal carcere di Rimini, sarà necessario intervenire »", Corriere (p.9).
"Il 30 per cento dei detenuti in questo momento ospiti della struttura, potrebbero, per la tipologia dei reati commessi, avvalersi di pene alternative ma che in realtà sono costretti a restare chiusi in cella perché persone senza una casa, una famiglia, dei parenti. In molti casi accade infatti che i giudici non possono concedere gli arresti domiciliari perché l’imputato è senza tetto o senza fissa dimora e senza alcun parente a cui appoggiarsi. In una parola, si tratta di poveri. A Rimini, una cinquantina di persone si trovano in carcere perché troppo povere", LaVoce (p.12).


Dalla Caritas. "I numeri dei senza dimora a Rimini. Cifre aride, senza anima, elaborate dalla Caritas diocesana, che parlano di forti disagi che, quotidianamente, una fetta della popolazione è costretta a sopportare. Sono, infatti, 520 le persone che nell’arco dei primi cinque mesi dell’anno si sono rivolte al centro di via Madonna della Scala in cerca di un letto dove poter dormire (erano state 462 nello stesso periodo del 2012). Qualcosa come il 12% dei senzatetto presenti in tutta la regione (4394)… Un dato che evidenzia ancor di più questo impoverimento del riminese arriva dagli immigrati, diminuiti del 4,2% rispetto ai primi cinque mesi del 2012. “Questo calo - spiega la Mancino - è dovuto alla mancanza di lavoro che c’è da noi e che spinge questi stranieri a tornarsene in patria o a spostarsi in altre regioni o nazioni”. Ma un dato inquietante rispetto alla povertà locale è quello dei pacchi viveri (pasta, pane, latte) consegnati dalle Caritas parrocchiali e passati dai 5995 del 2012 ai 6226 di quest’anno. “E qui entriamo direttamente nel dato locale - sottolinea la Mancino - poiché questi beni di prima necessità vengono consegnati alle famiglie domiciliate a Rimini”. E, infine, un particolare disarmante. La crescita del numero di giovani che si recano alla Caritas per chiedere un letto dove poter dormire o un pasto caldo (il 24,3% contro il 22,8% dello scorso anno)", NuovoQuotidiano (p.7).


Pd, il benvenuto a Cuperlo. "E’ stata una lezione di passione politica, di insopprimibile voglia di realismo e di cambiamento, quella impartita dalla base riminese del Pd al candidato alla segreteria nazionale Gianni Cuperlo ieri sera nel dibattito conclusivo della festa del partito al parco Ausa. Arrivato in ritardo per colpa del treno, il leader, ex segretario della Fgci, è stato accolto da un fuoco di fila di domande della platea, sia di giovani che di meno giovani, alcune di una durezza che forse la padrona di casa Emma Petitti non si aspettava", LaVoce (p.13).