Rimini, dopo il mercato palla puntata sul biancorosso
Il Rimini chiude la sessione invernale di mercato con una minirivoluzione, scandita da dieci partenze e altrettanti arrivi, che consegna a mister Marco Osio un gruppo qualitativamente migliorato ma da plasmare in fretta, per affrontare il finale di campionato che deciderà le sorti sportive e societarie della maglia a scacchi. Con gli arrivi delle ultime ore di Ramzi Aya, difensore centrale proveniente dalla Reggiana, e Mattia Migani, portiere con trascorsi nelle giovanili biancorosse (prima parte di campionato alla Torres) il Rimini è infatti cambiato parecchio in ogni reparto. In attacco sono arrivati Cesca, Radoi, Herrera e Faralli, a centrocampo Nigro, Degeri, Stirati, in difesa Tomi e appunto Aya e Migani. Almeno sette tra i nuovi arrivi sono potenziali titolari, mentre le partenze veramente significative sono quelle di Morga, Zanigni, Valeriani e Sereni. Il saldo di un mercato, che ha anche ricalibrato la rosa in funzione del modulo di Marco Osio, è quindi sulla carta positivo ma ci sono alcune scommesse da vincere. La prima riguarda l’inserimento in tempi rapidi di diversi titolari nell’undici: gli automatismi di squadra richiedono lavoro ma questo campionato non aspetta nessuno e saranno soprattutto le nove partite dei prossimi due mesi di pallone a decidere molto futuro in attesa della volata finale con le ultime quattro gare di aprile e maggio. La seconda scommessa riguarda lo scarso impiego nella prima parte di stagione di alcuni giocatori arrivati nella sessione invernale di mercato: giocatori come Radoi, Herrera e Aya dovranno trovare velocemente il ritmo partita nel momento più caldo dal punto di vista agonistico della stagione. Quest’aspetto si somma al prossimo rientro dagli infortuni di giocatori importanti come Baldazzi e Nicastro, fuori da più di due mesi, così come lo stesso capitan Marco Brighi, lontano dai campi da prima di Natale: per tutti la condizione non potrà essere al top ma occorrerà stringere i denti e lavorare sodo. L’ultimo aspetto sta nei numeri, perché detto dell’importanza del recupero di Nicastro e Baldazzi (dal loro infortunio i gol del Rimini sono crollati circa del 50%), va evidenziato che tra partenze arrivi, il saldo netto dei gol fatti negli ultimi due anni e mezzo da ex biancorossi come Morga, Zanigni e Valeriani è quasi il doppio di quello realizzato dai nuovi arrivi nello stesso arco temporale. Si parla di feeling con il gol ma anche di momento, di stagioni, di condizione fisica: giocatori come Cesca, Radoi, Herrera e lo stesso Nigro, hanno qualità per fare male alle difese avversarie ma servirà la parte migliore di loro per essere davvero decisivi in biancorosso. Il primo banco di prova oggi al Romeo Neri, nello scontro diretto contro il Monza formazione che insegue il Rimini a una lunghezza di distanza in classifica. Marco Osio schiererà i suoi con il classico 4-3-3 con Scotti in porta, Andrea Brighi, Martinelli, Rosini e Gasperoni sulla linea di difesa, con Lorenzo Degeri, all’esordio in cabina di regia, affiancato da Nigro e Spinosa in mediana, davanti a loro tridente offensivo composto da Fall, Cesca ed Herrera.
Francesco Pancari