Rimini | Sostegno alunni disabili, gli educatori: Non passeremo da una cooperativa all'altra
Sono in 112 i firmatari di una nota critica in merito alla questione del bando per l'affidamento del servizio per il sostegno degli alunni disabili del Comune di Rimini. Sono perlopiù educatori di cooperative che a seguito dell'esito del bando non si vedranno riassegnare il servizio. Alla possibilità (cui la coop aggiudicataria è obbligata per legge) di essere assorbiti dalla bolognese Ancora dicono no.
"La continuità educativa può essere assicurata solo da noi educatori…solo noi possiamo garantire la continuità educativa! Non la cooperativa che ci assumerebbe...che è obbligata per legge e per bando a farci la proposta di assunzione", rivendicano gli educatori. "Noi siamo qui per dire 'no' al passaggio ad un'altra cooperativa. Siamo a dire purtroppo 'no' alla continuità educativa se questa presuppone il nostro passaggio ad un’altra cooperativa per poche ore".
Secondo i gli educatori la continuità educativa non può essere garantita da qualsiasi di loro se "sradicato dalla cooperativa in cui è inserito". "Quello che ci fa ancor più arrabbiare? Ora sembra che se non passiamo alla cooperativa vincente il bando, siamo noi quelli a cui non interessa garantire la continuità educativa"; ma, ribadiscono: "Non siamo noi i responsabili della mancata continuità".
Essere educatori, spiegano i firmatari "significa (secondo loro, ndr) essere parte di una cooperativa, di un tutto che supera di molto la semplice somma delle parti. Significa aver scelto di essere una squadra, umanamente, professionalmente e ideologicamente legati da un filo invisibile".