Rimini | Turismo, Petitti e Gnassi all'assemblea dell'Anci
Assemblea Anci (associazione nazionale dei comuni italiani) questa mattina a Roma sul decreto Cultura Turismo. A rappresentare Rimini c'erano il sindaco Andrea Gnassi, anche in qualità di presidente della commissione turismo dell'Anci, e il deputato del Pd Emma Petitti.
"Abbiamo scarpe e abiti ma ancora troppe toppe. Dobbiamo capire se il Paese vuole investire sul serio su assi strategici come cultura e turismo. Il decreto Franceschini segna di certo un cambio di marcia per valorizzare nostri giacimenti, ora occorre che questi giacimenti producano economia, sviluppo e posti di lavoro", ha detto Gnassi. "Bene il decreto – ha sottolineato il sindaco di Rimini – ma siamo ancora nella situazione del vorrei ma non posso. Il turismo in Italia porta 161 miliardi al pil e quasi tre milioni di occupati. Le prospettive degli spostamenti ci dicono che nei prossimi anni viaggeranno 2 miliardi di persone. E’ questa la cifra su cui dobbiamo muoverci per capire come rilanciare il turismo in Italia".
In conclusione il primo cittadino riminese ha anche esortato i Comuni italiani a chiedere "di aumentare la consapevolezza del Paese sul sistema culturale e turistico. I Comuni ci sono e sono a disposizione per partecipare a tutte le decisioni incisive che vadano in questo verso".
Secondo l'onorevole Petitti, "il decreto Franceschini rappresenta solo un primo tassello: su turismo e cultura serve una legge più strutturata anche in vista della revisione del titolo V della Costituzione. Ma il provvedimento governativo è un buon punto di partenza".
"Il provvedimento, come licenziato dal governo, lo abbiamo migliorato in diversi punti, come sul tema dei distretti turistici e dei progetti pilota di semplificazione amministrativa", ha ricordato la parlamentare.
Tuttavia, al di là di questo decreto, "il lavoro da fare è ancora enorme anche se segnato da quanto è già stato fatto. Sono certa che, specie grazie all’apporto degli enti locali, riusciremo a contribuire alla costruzione di un nuovo modo di utilizzo della cultura come volano strategico per lo sviluppo”, ha concluso Petitti che, a margine ha indicato nella riqualificazione urbana, nelle concessioni demaniali, nella riqualificazione degli assi commerciali e nella riorganizzazione e potenziamento delle reti delle città turistiche i temi da mettere ancora maggiormente a fuoco, "indispensabili per il rilancio del turismo".