Ambromobiliare, dalla consulenza per Aeradria alla cordata Airiminum
Si precisano i contorni della cordata di Airiminum, una delle quattro in corsa per la gestione dell’aeroporto Fellini di Rimini. A spiegare qualche dettagio dell’operazione, pur tacendo sui nomi, è il presidente di Ambromobiliare, Alberto Franceschini. Ambromobiliare, società specializzata in servizi di Financial Advisory, è appunto l’advisor di Airiminum ed era anche coinvolta in Eurafrica merchant, la società chiamata dalla Provincia per redigere un piano di sviluppo dell’aeroporto quando sembrava che Aeradria potesse ancora sopravvivere. La discrezione sui nomi è dovuta al fatto che “Rimini è una città ad intensa attività labiale”, cioè si teme che l’uscita di voci incontrollate danneggi l’operazione.
Dietro Airiminum c’è un gruppo di imprenditori riminesi e romagnoli, ma non solo. Anzi, gli imprenditori locali dovrebbero essere la minoranza. “Quando Enac ci chiamerà per approfondire la nostra proposta – spiega Franceschini – spiegheremo chi sono e quali progetti hanno. Se Airiminum si aggiudicherà la gestione dell’aeroporto, la società farà un aumento di capitale fino a 9 milioni e a quel punto entreranno in scena gli investitori”.
Airiminum per il momento dispone solo del capitale sociale minimo previsto dal bando di 120 mila euro. Socio unico è un’altra società, Armonie, che attraverso un gioco di incastri che Inter-vista ha documentato – è riconducibile ad Ambromobiliare e a società di consulenza ad essa collegate. Presidente è il commercialista romando Leonardo Corbucci.
Secondo Franceschini, Airiminum ha le carte in regola per gestire al meglio l’aeroporto. “Non solo per la presenza di investitori disponibili per 9 milioni di euro, ma perché è l’unica che può mettere in campo un management esperto in gestioni aeroportuali”.
Va anche detto che Ambromobiliare ha svolto un ruolo di consulenza per l’ultima gestione di Aeradria, quella formata dai soci creditori e presieduta da Maurizio Tucci. “Abbiamo contribuito a riscrivere il piano industriale – spiega Franceschini – e abbiamo varato con alcune banche la cosiddetta operazione dei mini bond, un prestito obbligazionario di 3 milioni di euro che avrebbe ridato fiato alla società. Ma poi la società è stata portata al fallimento”. Si capisce dunque che la cordata Airiminum si avvarrà pertanto del know how accumulato da Ambromobiliare nei mesi in cui è stata consulente dell’ultima gestione di Aeradria.
Nella giornata di mercoledì 30 luglio si riunisce a Roma la commissione esaminatrice che deve decidere se resteranno in corsa tutte e quattro le cordate. C’è infatti da chiarire se sono valide le garanzie fideiussorie presentate da una cordata che a quanto risulta dovrebbe essere il Consorzio per l’aeroporto di Rimini (quello di cui era presidente l’avocato Campana).