Rimini | La sede locale della Ragioneria dello Stato sarà trasferita a Forlì. Vertice di Cgil e Cisl in Prefettura
Dal 1 febbraio 2015 saranno soppresse 10 sedi territoriali della Ragioneria generale dello Stato, con apposito decreto ministeriale, tra cui quella riminese. L'allarme arriva da Cgil e Cisl che hanno incontrato il prefetto di Rimini Claudio Palomba il 1 agosto scorso facendogli presenti le ragioni per cui non condividiamo il decreto".
"Questa è una situazione di emergenza - spiegano i rappresentati delle funzioni pubbliche dei due sindacati - perché abbiamo la sensazione che sia l’inizio di una graduale destrutturazione dello Stato a livello territoriale con una grave ricaduta sociale".
Spiegano i sindacati che "le Ragionerie territoriali dello Stato costituiscono da quasi un secolo il sistema dei controlli della spesa pubblica, perché operano a contatto diretto con uffici pubblici, scuole, enti e organismi". Solo a Rimini il sistema gestisce "circa 9mila amministrati di cui 1.500 pensioni di guerra, tabellari e medaglie al valore (fascia debole) ed altri servizi con numeri pressoché simili a quelli della vicina Forlì, ma con una popolazione di 320mila abitanti e con un flusso di turismo che nel periodo estivo ne aumenta la popolazione in modo esponenziale rispetto alle altre Province". Eppure il decreto, fanno notare Cgil e Cisl, prevede il trasferimento degli uffici proprio a Forlì, nonostante il riminese abbia "da poco acquisito nel proprio ambito territoriale sette Comuni provenienti dalla Provincia di Pesaro - Urbino, in seguito a referendum popolare, voluto proprio per avvicinare l’utenza ai servizi che prima erano più distanti".
"La chiusura della sede RtS di Rimini comporterà solo un risparmio teorico stando ai criteri di tagli lineari da cui è scaturito (spending - review), di fatto cesserà da febbraio 2015 la locazione dello stabile ma non le funzioni", concludono i sindacati.