Rimini | Tassa di soggiorno, il 98% degli alberghi la versa
I migliori della classe. Tali risultano agli occhi del consigliere del Pd Mattia Morolli, che interviene on in veste di capogruppo in consiglio comunale, gli albergatori di Rimini. Oggi in commissione comunale, affari generali e bilancio in seduta congiunta, si è parlato di imposta di soggiorno al fine di modificare il regolamento, assieme ai regolamenti di tari e irpef. "Superate le prime paure sugli introiti della tassa soggiorno, superiori abbondantemente ai 6 milioni di euro, si è capito, alla luce di quanto emerso dalla commissione oggi, che gli albergatori riminesi sono "sul pezzo" per la riqualificazione della città", commenta Morolli.
Dai dati forniti stamani ai commissari risulta che "solo una decina di strutture, a fronte di 1.200 sul territorio comunale, hanno eluso il versamento della tassa di soggiorno. Per fare un esempio, a Roma è circa il 65 per cento il totale di hotel che rispettano il versamento, a Firenze si scende al 60 per cento, qui a Rimini siamo al 98 per cento", annuncia il consigliere del Pd. La tassa di soggiorno verrà, quindi, investita in "riqualificazioni urbane, nel piano delle fognature e per portare a Rimini grandi eventi, non ultimo le decine di migliaia di presenze registrate al 105 Stadium con i mondiali di Kick boxing o la Fed Cup che ha rimpieto decine di alberghi".
Morolli scagiona quindi gli albergatori. "A volte, da tutte le compagini politiche, si sente una certa ironia verso la parte alberghiera della città, senza guardare come invece siano altre le realtà economiche che cadono in sanzioni o fanno il braccino corto quando si tratta di investire in strutture legate allo sviluppo di Rimini. La realtà ed i dati non mentono mai, e i dati emersi oggi dicono che la parte pubblica e quella legata al ricettivo e alberghi hanno lo stesso obiettivo: migliorare ed investire nel turismo".