Riccione | Fratelli di taglia riconsegna le chiavi del Teatro del mare
Un gesto semplice, materiale e allo stesso tempo simbolico, la riconsegna della chiavi del Teatro del mare all’Istituzione Riccione per la cultura da parte della compagnia Fratelli di taglia. E' scaduta la convenzione (di cinque anni dal 2009 al 2014) ed è tempo di valutazioni. "In questi cinque anni, il Teatro del Mare - spiegano i Fratelli di taglia - ha programmato 250 spettacoli con ingresso a pagamento oltre a decine di appuntamenti a ingresso libero (teatro, musica, concerti, reading, incontri…). Agli spettacoli con biglietto d’ingresso hanno preso parte 45.120 spettatori. Nel corso degli anni la media del pubblico è cresciuta costantemente, assestandosi nella Stagione 2013/2014, per gli spettacoli a pagamento, sui 217 spettatori in media ad appuntamento (su 287 posti disponibili)".
E' stato quindi raggiunto, secondo la direzione artistica, l'obiettivo prefissato assieme al Comune: "creare un’identità e un pubblico, attraverso una programmazione in grado di trovare un proprio spazio tra quelle di Rimini e Cattolica con scelte trasversali e di qualità". Fare del Teatro del mare "un punto di riferimento culturale", il luogo "d'incontro e confronto fra le arti". E qui la compagnia apre il ventaglio dell'offerta proposta (prosa e comico, jazz, concerti e danza, teatro delle diversità, per le Famiglie e della memoria, incontri di teatro tra musica e letteratura, dialetto d’autore e teatro dialettale, matinèe a teatro per le scuole) e cita tutti i pezzi grossi ospitati in cinque anni. Soprattutto, sottolinea Fratelli di taglia, "dal foyer fino al palcoscenico, il teatro del mare è sempre rimasto connesso con il suo territorio attraverso collaborazioni, ospitalità, mostre, laboratori, incontri, allestimento degli spazi e residenze creative dedicati alle realtà artistiche, culturali, formative e sociali riccionesi ed emiliano-romagnole".
"I risultati raggiunti - dice Fdt - premiano le accurate scelte della direzione artistica e la gestione oculata delle risorse messe in campo per la conduzione del Teatro del mare, a dimostrazione che la cultura, se ben amministrata, non è un investimento a perdere ma può essere remunerativa per la creazione di nuovi posti di lavoro". Un segnale positivo è arrivato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Mibac) con l'accesso ai contributi del Fondo unico per lo spettacolo (per il 2014 non verrà erogato in quanto l’attività di gestione è stata chiusa anticipatamente). Ammontano, invece, a 114mila euro i contributi ricevuti dal Comune di Riccione per la stagione 2013/14, suddiviso tra la Compagnia Fratelli di Taglia per la direzione artistica e la gestione (89mila euro) e i due progetti di Città Teatro (25mila euro). Il contributo comunale, gli incassi degli spettacoli e le sponsorizzazioni hanno consentito di coprire tutti i costi di funzionamento del Teatro del Mare dai cachet alle spese di amministrazione e organizzazione, dall'ospitalità degli artisti alle spese per il personale nelle giornate di apertura, e ancora promozione, pubblicità, comunicazione e affissioni, assicurazioni, fidejussione e utenze, manutenzioni, riparazioni e affitto di materiali e attrezzature di spettacolo.
"A distanza di cinque anni ci sentiamo di poter affermare che, nel suo piccolo, oggi il Teatro del Mare si sia posto nuovamente all’attenzione del circuito teatrale e del pubblico, con proposte trasversali in grado di interessare la comunità locale e richiamare spettatori anche da fuori provincia, rappresentando al tempo stesso un esempio positivo di sinergia pubblico/privata, testimonianza concreta di un modello organizzativo e gestionale sostenibile ed efficiente delle risorse pubbliche investite nella cultura", concludono i Fratelli di taglia ringraziando "tutti coloro che, a vario titolo e con ogni mezzo, hanno creduto in noi".