Rimini | Trc, il cantiere fermo a Riccione costa 9mila euro al giorno
Si è tornato a parlare di trc in seconda commissione consiliare a Rimini. E alla seconda puntata, non si è ancora arrivati al termine, visto che dopo quasi tre ore la seduta è stata riaggiornata al 23 ottobre. A rispondere alle domande dei commissari sono stati il presidente di Agenzia mobilità, Roberta Frisoni, e il direttore, Ermete Dalprato.
Tra i nodi cruciali quello della copertura finanziaria dell'opera, che costerà quasi 103 milioni, 10 in più rispetto al quadro economico dell'opera. Chi e come li pagherà? "Farò richiesta ai revisori dei conti di tutti gli enti coinvolti nel trc - ha detto il presidente della commissione Carla Franchini (M5S) - affinché verifichino i conti". Le stime sono "corrette e prudenziali", ha rispostoDalprato. "Abbiamo seguito scrupolosamente la legge". E aggiunge: "Abbiamo risparmiato un milione, rispetto al quadro economico preventivato, grazie alla direzione dei lavori interna".
Secondo Franchini saranno soprattutto i contenziosi legati agli espropri a far crescere incontrollatamente il bilancio del trc. Come abbiamo già scritto sono stati 148 i decreti di esproprio emessi, che equivalgono a 597 persone (un decreto può colpire un condominio, coinvolgendo quindi più di un proprietario). In 17 casi c'è stata l'accettazione dell'indennità (per un ammontare di oltre 738mila euro), in 64 casi fino al 2013 ci sono stati ricorsi (vinti da Am), in altri 11 casi si segnalano ricorsi a partire dal 2013. Su questi, dall'esito non ancora definitivo, il tar ha negato la richiesta di sospensiva, quindi, Am può procedere con i lavori. In definitiva, sono 131 le pratiche al vaglio della commissione provinciale, ovvero i casi in cui non c'è stato accordo bonario. Se non ci dovesse essere accordo tra Am ed espropriato sulla decisione della commissione "le pratiche arriverebbero in tribunale orinario", fa notare Franchini, che parla di "131 contenziosi certi". Alla fine della fiera, secondo Am, si spenderanno 5 milioni in indennità, anche se per sicurezza nel quadro economico ne risultano 5,5.
Abusivi (anche gli alberi). Il numero preciso non si sa, Dalprato dice che sono "molti" i casi in cui, verificata l'abusività di un manufatto espropriato, Am non ha proceduto a versare l'indennizzo, con un risparmio, quindi, rispetto alla spesa preventivata. In pratica le norme vigenti vietano nella maniera più assoluta la presenza di qualsiasi tipo di costruzione entro i sei metri dal limite della zona di occupazione della più vicina rotaia, in deroga si può costruire entro i 30 metri ed è in questa fascia che si trova la granparte dei manufatti accessori espropriati. Solo in alcuni casi esistono la deroga o il condono.
La curiosità. Anche i famigerati pini di via Portovenere a Riccione, che tante polemiche e manifestazioni hanno provocato, erano in realtà abusivi, perché troppo vicini ai binari. Secondo Am esiste un fitto carteggio delle ferrovie, indirizzato al comune di Riccione, in cui si chiede di togliere quei pini, ovviamente per ripiantarne più lontani. E risale al 2007 un'ordinanza del prefetto con le stesse richieste.
Stop Riccione. Rimanendo nella Perla, supera i 9mila euro giornalieri la richiesta di risarcimento della ditta appaltatrice ad Agenzia mobilità per lo stop fino al 6 ottobre del cantiere che sarebbe dovuto partire a settembre. Motivazione è l'ordinanza di limitazioni per il traffico che l'amministrazione non aveva pronta (né lo risulta ad oggi). Ragion per cui, spiegano da Am, "adesso paghiamo noi, ma stiamo studiando di presentare il conto al Comune di Riccione". La cifra complessiva esatta Dalprato non la rivela. "E' oggetto di trattativa con l'impresa", spiega Dalprato. "Ovviamente da parte nostra, nell'interesse pubblico, c'è la volontà di ridurre al minimo la penale, ma dal canto suo la ditta sta scalpitando", aggiunge Frisoni. C'è anche un'altra eventualità. E cioè che il Comune di Riccione continui con la sua "azione ostativa. A quel punto ci rivolgeremo al prefetto".
In merito alla notizia di una nuova variante ideata dal sindaco, Renata Tosi, oltre alle 4 precedentemente già bocciate dal coordinamento territoriale, Dalprato dice: "Lo abbiamo letto sui giornali, noi la variante non l'abbiamo vista".