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03 10 2014 | Rimini | Trc, i conti di Dalprato per l'eventuale stop

Venerdì, 03 Ottobre 2014

neroRimini | Trc, inquantificabilemente enorme la spesa per l'eventuale stop

 

'Scendere': il tormentone. Stimolato dalla stampa locale, che gli ha imputato di fornire numeri a caso circa i soldi buttati al vento con l'eventualità di stoppare il trc (i famosi 54 milioni ipotizzati nel corso di una precedente seduta della commissione), Dalprato ha fatto delle verifiche e oggi in Comune ha aggiornato i numeri. Adesso il direttore di Am parla di oltre 57milioni.
A chi, come Carla Franchini fa notare che in realtà i soldi già spesi in opere rimarranno a beneficio delle comunità, come per esempio nel caso dei sottopassi, Dalprato risponde che Stato e Regione avrebbero facoltà di chiedere indietro i finanziamenti e aggiunge che la probabilità che lo facciano è alta (al 31 dicembre 2013 la cifra dei finanziamenti incassati da Am si aggira attorno ai 33milioni). "Quei soldi il Cipe li ha destinati a un'opera tra quelle individuate come strategiche", ricorda Dalprato.
"Sono molto preoccupata dallo scenario dell'eventualità della cancellazione dell'opera", ha dichiarato a proposito il presidente di Agenzia mobilità, Roberta Frisoni. "Parlo da economista e temo che i costi complessivi dell'operazione rischiano di essere molto superiori per via di tutti gli strascichi e le implicazioni non quantificabili".


Tornando alle stime di Dalprato, queste comprendono sia soldi già spesi, che quindi sarebbero stati persi, sia soldi che bisognerebbe andare a spendere.
Soldi già spesi, ovvero somme già capitalizzate al 31 agosto 2014. Si parla di 40,4 milioni di spese certe (15,7 per sottopassi, Rimini, sottoservizi e interferenze Rfi, 12,3 per opere trc, 1,2 per la fornitura del primo veicolo, 100mila euro per la progettazione degli impianti di ausilio all'esercizio, 3,1 per l'acquisizione delle aree, ovvero l'acquisto da Rfi e gli espropri, 2,5 per prestazioni tecniche, 2,6 per prestazioni legali, ovvero i ricorsi, spese amministrative e bancarie, 2,9 per i costi di struttura), 2,4 milioni di spese stimate ulteriormente per l'acquisizione di aree, 1,5 milioni per la seconda e terza tratta (300mila per le prestazioni tecniche, 600mila per prestazioni legali, amministrative e bancarie, altri 600mila per i costi di struttura). Si arriva così a un totale di 44,3 milioni.


Risarcimenti o prestazioni in corso già definite. Servirebbero certamente 6,8 milioni di cui 1,6, 1,1 per il completamento della fornitura del primo veicolo, 1,5 per la risoluzione con Rete ferrovie di Bologna, 700mila euro per le Ferrovie di Ancona, 1 milione per il pagamento dell'ultima tranche di acquisizioni dalla Rete ferroviaria, 500mila euro per il completamento del sottopasso Pascoli - Poerio, 400mila euro per la risoluzione del contratto per gli impianti di ausilio all'esercizio. Tra i costi stimati ci sarebbe i 2 milioni per i costi di management e rimborso spese sostenute, e gli 1,2 milioni per lo spostamento dei sottoservizi a Riccione. Alla cifra bisognerebbe aggiungere i 3 milioni stimati per la chiusura del procedimento espropriativo. Per un totale di 57,3 milioni (48,7 certi, più 8,6 stimati). Alla cifra, infine, si andrebbero a sommare gli oneri derivanti da vertenze e risarcimento danni, pressoché certe da parte da parte degli appaltatori e dei proprietari privati, ma ovviamente non quantificabili allo stato attuale.


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