Rimini | Pazzaglia: Le elezioni provinciali? Tutta una farsa
“Domenica 12 ottobre si porterà a compimento la farsa delle elezioni provinciali. Una farsa che annulla le rappresentanze politiche e territoriali. Una triste sceneggiata nella sala della Provincia in Corso d'Augusto dove dalle 8 di mattina alle 8 di sera vedremo scivolare quasi di nascosto come carbonari gli amministratori locali del Pd e delle Destre, uniti in questo gioco delle parti che vede come risultato finale l'ulteriore abbassamento dei livelli di democrazia”. Non usa mezzi termini il consigliere comunale di Rimini Fabio Pazzaglia, gruppo FareComune, per descrivere la prima elezione di secondo grado per la nuova Provincia di Delrio.
“Infatti – precisa - passiamo dai 178 mila riminesi che nel 2009 parteciparono alle elezioni a poco più di 300 "grandi" elettori della Legge Delrio. Si abolisce di fatto la partecipazione democratica dei cittadini. Una legge che mostra nitidamente l'abisso che si è creato tra la rappresentanza popolare e i livelli decisionali. Si voteranno liste compilate nelle segreterie dei partiti”.
Pazzaglia è critico anche rispetto al ‘voto ponderato’, cioè sul fatto che il voto dei sindaci e dei consiglieri dei Comuni più grandi varrà di più del voto dei sindaci e dei consiglieri dei piccoli Comuni. “Di conseguenza un cittadino di un Comune piccolo conterà meno di un cittadino del Comune capoluogo. E' inutile girarci intorno, la riforma Delrio è stata colta l'occasione per togliere uno dei pochi diritti dei cittadini: il voto. Noi domenica staremo alla larga da questo teatrino. Per chi vuole incontrarci saremo in piazza a parlare di lavoro e della controriforma del Jobs Act. Invitiamo i consiglieri e i sindaci a non diventare complici di questa farsa. Li invitiamo a disertare l'appuntamento con le pseudo elezioni di domenica. Per capire chi ha a cuore la partecipazione democratica dei cittadini e chi invece vuole ricacciarci indietro di 100 anni con un modello elitario che non risponde ai cittadini ma solo alle segreterie di partito”.