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09 10 2014| Rimini | Piazza Malatesta, Giudici: Il sindaco non sa che pesci prendere

Giovedì, 09 Ottobre 2014

tortora-scuroRimini | Piazza Malatesta, Giudici: Il sindaco non sa che pesci prendere

 

Un provvedimento che si cala sul territorio senza idee immediatamente praticabili, questo è secondo il consigliere comunale di Ncd Eraldo Giudici il progetto del sindaco di Rimini Andrea Gnassi per piazza Malatesta. Ieri in commissione è stata adottata una “’variantina’ normativa e cartografica al piano regolatore generale che ci preoccupa innanzitutto perché conferma la  scarsa visione prospettica e di consistenza dei programmi di rigenerazione urbana della giunta Gnassi”.

 

Perché, spiega Giudici,se non si arriva alla definizione degli strumenti urbanistici del psc (piano strutturale comunale) e del rue (regolamento urbanistico edilizio), “su cui vige la salvaguardia ancora per poco, i 5 anni previsti per legge stanno ormai trascorrendo”, una “variantina del genere è come una ‘toppa’ su di un tessuto urbano sdrucito. Non è certo una nuova trama di idee per il rilancio della nostra città e della sua economia, delinea piuttosto incognite e criticità”.

 

Le diverse le questioni che, secondo Giudici, la ‘nuova piazza Malatesta’ lascerà aperte. Diverse le domande che pone. “Si vuol ‘musealizzare’ il centro storico privandolo del suo mercato? Si vuol aprire la scena all’indietro di un teatro pensato per pochi e pagato dai molti? Si vogliono garantire gli incassi per i nuovi parcheggi? E se poi tutti vanno in bicicletta?”.

 

Meglio sarebbe stato, spiega Giudici, procedere “secondo la legge regionale 20 del 2000 che, agli articoli 36-bis (Localizzazione delle opere pubbliche) e 36-ter (Procedimento unico per l'approvazione dei progetti di opere pubbliche e di interesse pubblico), prevede percorsi a partire da progetti veri e non dalle  intuizioni di non si sa chi”. Guardando al futuro di Rimini, vuol dire Giudici, bisogna avere le idee e se Gnassi le avesse, avrebbe guardato alle possibilità offerte dalla legge regionale.

 

Altra domanda: Bello l’asfalto rosso sopra, ma il sotto non si sarebbe potuto (dovuto) revisionarlo un attimino? “Non bastano piacevoli asfalti rosé e le nuove panchine, sorta di epidermici restyling, che nascondono le rughe più profonde di questa città, delle fogne ad esempio che, pare, nell'occasione  non sarebbero state adeguate, o quelli di un degrado immobiliare che fa da contrasto con certi look ammiccanti. Occorre che il sindaco ci dica cosa vuol fare di questa città e attraverso quali percorsi”.


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