Rimini | Regionali, presentata la lista Ncd-Udc. Ada Di Campi candidata
Presentati oggi all’Enoteca Spazzi di piazza Cavour i candidati riminesi per il consiglio regionale nella lista di Ncd-Udc, un’alleanza che è appoggiata anche dai Popolari di Mario Mauro che a livello nazionale ha l’obiettivo di unire i gruppi parlamentari per dare i natali anche in Italia al Partito popolare europeo. Sono stati i coordinatori Sergio Pizzolante, Ncd, e Andrea Pasini, Udc, hanno introdotto il capolista Alessandro Rondoni, candidato alle Europee in primavera, e i nomi in lista. Tre i consiglieri comunali, Eraldo Giudici (Udc) di Rimini, Ivan Monticelli (Udc) di Bellaria Igea Marina e Simona Gaudenzi (Ncd) di Cattolica. Un esponente della società civile, Ada Di Campi. Poliziotto in pensione, cavaliere al merito della Repubblica, medaglia d’oro come vittima del terrorismo, fondatrice e primo presidente dell’associazione Vittime della Uno bianca.
“Mi sono arruolata a venti anni mossa dal forte senso di dovere e giustizia che sin da piccola ho sentito, e per la passione e la lealtà con cui ho affrontato, soprattutto successivamente, anche le situazioni drammatiche della vita”, racconta la capolista per il riminese.
Appena un anno dopo essere entrata in servizio, ad Ada accade un fatto. “Sono una delle vittime del primo agguato commesso dalla banda della Uno bianca, vicino a Cesena. In sette anni hanno devastato l’Emilia-Romagna, facendo 23 morti e 112 feriti gravissimi tra cui me”, racconta Ada sottolineando come “nonostante gli otto colpi ricevuti, quattro li ho ancora dentro, oggi sono qui. Nonostante mesi immobilizzata a letto, io mi sono sposata e, grazie al buon Dio, ho portato a termine due gravidanze. Sono una donna a cui la vita ha tolto tanto, ma anche a cui la vita ha dato tanto”.
A sette anni dall’agguato, Ada ha fondato l’Associazione delle vittime della Uno bianca, battendosi per ottenere il processo unico, “affinché tutti i crimini commessi dalla banda venissero sottoposti ad un unico giudizio, in modo da velocizzare i tempi e ottenere vera giustizia”.
Adesso Ada Di Campi è in pensione e dedica la sua vita al volontariato. “Quando alcuni amici mi hanno proposto di candidarmi, ho detto subito di sì. Non sono abituata a sottrarmi alle sfide della vita e sia il volontariato sia la politica sono due modi per tornare a fare quello che ho sempre desiderato, essere al servizio degli altri”.
Ada si presenta come una assoluta novità nel panorama politico locale. Perché ha scelto Ncd? “Perché degli amici me lo hanno proposto. Io ho detto si perché sento che questo è un partito nuovo che ha voglia di costruire senza dover distruggere niente e io sono per costruire, sono per la speranza, altrimenti non mi metterei in gioco”.
Cosa faresti, una volta arrivata in Regione? “Continuerei a fare quello che già faccio, contribuendo ad aiutare tante realtà che sul territorio locale funzionano, tante associazioni che sosterrei anche con l’attività politica, secondo il principio della sussidiarietà, mettendo nelle condizioni di lavora bene chi già lavora bene. Troppe volte invece oggi succede il contrario, troppe sono le regole che soffocano la libera iniziativa e paralizzano opportunità lavorative e idee d’impresa. Penso al sociale, ma anche alla scuola, alla ristorazione, ecc.”.