Rimini | Diciottomila i pazienti di diabete in provincia
Si terranno sabato 15 novembre le iniziative “riminesi” della Giornata Mondiale del Diabete 2014. In mattinata ci sarà un presidio di educazione - sensibilizzazione presso l’Ospedale “Ceccarini” di Riccione, mentre in serata, al Teatro Tiberio di Rimini, andrà in scena la V edizione dello “Sugar Free Party”. Ma c’è un’altra notizia che si aggiunge: l’Associazione “Tutela Diabete Giovanile e Adulto” (Atdga) di Rimini metterà a disposizione una psicologa per aiutare i pazienti diabetici nel difficile momento del passaggio al servizio diabetologico per adulti.
Dalle ore 9 alle ore 13 di sabato prossimo, 15 novembre, il Servizio di Diabetologia di Rimini dell’Azienda USL della Romagna (Coordinato dalla dottoressa Anna Carla Babini, nell'ambito dell'Unità Operativa di Medicina Interna II dell'Ospedale di Rimini, diretta dal dottor Giorgio Ballardini), porterà suoi professionisti nell’atrio dell’Ospedale “Ceccarini” dove effettueranno esami gratuiti della glicemia e dei parametri che rappresentano fattore di rischio metabolico, ai cittadini che vorranno sottoporvisi, e promuoveranno corretti stili di vita mirati alla prevenzione della malattia.
I dati e l’attività del servizio.
L'importanza della Giornata Mondiale del Diabete deriva dal fatto che tale patologia è diventata una vera e propria epidemia a livello globale, e nei prossimi anni è destinata a crescere in modo esponenziale soprattutto fra la popolazione con oltre 40 anni. In Italia sono oltre 3 milioni le persone affette da diabete ed almeno altrettante ne soffrono o stanno per soffrirne senza saperlo. Nella nostra provincia è stato prodotto un registro di patologia diabetica che mostra la presenza di 18.000 persone con l’aggiunta di circa mille nuovi casi ogni anno.
L’informazione e la sensibilizzazione costituiscono il primo importantissimo passo da compiere.
Il progetto dell’Atga.
Il passaggio dall’età dell’adolescenza a quella adulta non è facile. E non lo è, a maggior ragione, per chi è affetto da una patologia difficile come il diabete. Questo delicato passaggio riguarda anche la transizione, che avviene a 18 anni, tra il Servizio di Diabetologia Pediatrica (presso la Pediatria dell’”Infermi”, referente il dottor Alberto Marsciani) e il Servizio di Diabetologia per Adulti. Per i pazienti cambia l’approccio. Sono nelle condizioni di imparare a gestire da soli la terapia e la loro alimentazione. Ma questo passaggio non sempre è facile, anche perché emerge che tra i giovanissimi, il diabete è correlato spesse volte a disordini di tipo alimentare. Elemento, quest’ultimo, dovuto all’ambivalenza nel rapporto col cibo che i pazienti diabetici hanno, e che rende ancor più complicato il controllo della glicemia. Un corretto rapporto col cibo aiuta a controllare il peso e limitare le deleterie “abbuffate” (o binge food disorder).
Per implementare ancor più la presa in carico di questi pazienti, che già comunque è a tutto tondo, l’Associazione Atdga ha deciso di mettere a loro disposizione un sostegno psicologico, con particolare riferimento al passaggio da un servizio all’altro. La psicologa effettuerà sia sostegno singolo sia incontri di gruppo in vari pomeriggi a settimana, e questo rappresenterà anche un appoggio per le famiglie dei diabetici, il cui stile di vita cambia radicalmente quando il disturbo viene diagnosticato.