Rimini | Tagli ai patronati, a Rimini curano il 90% delle pratiche Inps
A Rimini su 100mila pratiche accolte dall’Inps, il 90% sono patrocinate dai patronati (il 75% dai patronati del Cepa), solo il 19% circa sono finanziate (ossia riconosciute dal Ministero), mentre il restante 81% non concorre al finanziamento stesso. Cosa accadrà nel momento in cui saranno approvati i tagli governativi del 30% al fondo dei patronati?
"Un taglio di 150 milioni di euro - spiegano Cgil, Cisl, Uil e Acli - per cui ai Patronati del Cepa della provincia di Rimini (di cui fanno parte: Inca Cgil, Inas Cisl, Ital Uil , Acli) sarebbero tagliati circa 475mila euro, che oggi coprono solo in parte il costo del personale dipendente, che ammonta nel nostro territorio a circa una cinquantina di persone: ciò si tradurrebbe in una inevitabile riduzione di organico e di sportelli operativi, ma la ripercussione più grave sarà nei confronti degli utenti, una platea composta da lavoratori, disoccupati, pensionati, che rischiano di perdere un servizio di assistenza e tutela garantito a titolo gratuito".
Spiegano dai patronati che il servizio offerto fa risparmiare allo Stato 675milioni di euro all'anno. "Lo Stato sarà in grado di garantire gli stessi livelli di assistenza e servizi offerti dai Patronati alla collettività? Come sempre si vuole fare cassa con i contributi sociali mettendo mano sui soldi dei lavoratori e dei pensionati. Ma che Paese è questo che quando ci sono servizi che funzionano bene, con efficienza e con risposte immediate il Governo vuole chiudere i Patronati? Nel marasma burocratico che stritola i cittadini , i Patronati li aiutano quotidianamente, gratuitamente e più di tutti sono dalla parte dei cittadini".