Rimini | Funelli, Renzi: Leggi cambiate? Il sindaco inizi a rispettarle
A cavalcare l'onda della sentenza della Corte dei conti che condanna il sindaco di Rimini, il segretario comunale e tutti gli assessori per danno erariale, sale in un batter d'occhio il consigliere comunale di Fratelli d'Italia Gioenzo Renzi. "Sono passati ormai tre anni dalla mia prima interrogazione consiliare del 22 dicembre 2011, sulla irregolare nomina di Sergio Funelli a Capo di Gabinetto con la richiesta di dimissioni, dalla presentazione del mio esposto alla Corte dei Conti in data 23 gennaio 2012, a cui ho fatto seguire una seconda interrogazione il 26 settembre 2013, trasformata in Mozione". Mozione discussa il 5 giugno del 2014 e bocciata dai consiglieri di maggioranza. In merito al caso c'è da ricordare anche l'esposto presentato dal consigliere di Ncd Giuliana Moretti il 20 dicembre 2011.
"Ora, il sindaco, dopo il silenzio, persevera, indice la conferenze stampa, fa “molto fumo”, non dice che non ha rispettato il Regolamento Comunale per l’Organizzazione degli Uffici e dei Servizi, che prevede la laurea per l’accesso ai posti di categoria D, da lui stesso approvato con la Delibera di Giunta n.216 del 12 luglio 2011, addirittura nello stesso giorno e prima dell’inquadramento del Capo di Gabinetto, approvato subito dopo con la Delibera di Giunta n.217 del 12 luglio 2011. Pure silenzio sulla spropositata indennità ad personam di 38.000 euro al Capo di Gabinetto, quasi il doppio della retribuzione base contrattuale di 23.000 euro, prevista dal Contratto nazionale per il pubblico impiego, che assieme ai contributi e TFR, hanno comportato una spesa complessiva annua per il Comune di circa 90.000 euro", precisa Renzi.
"Il sindaco non ha ancora capito, o fa finta di non capire, che l’organizzazione del suo ufficio deve avvenire nel rispetto delle Leggi, che devono essere uguali per tutti, anche per lui e il suo compagno di partito e capo della campagna elettorale Sergio Funelli. Il sindaco, quindi, non racconti “ storielle” sulle leggi che in merito non sono cambiate , e rispetti le sentenze della Corte dei conti", conclude il consigliere del centrodestra.