Rimini | Concorso Lavori pubblici, Pazzaglia (FareComune) non ci vede chiaro
C'è qualcosa da spiegare meglio, secondo il consigliere comunale di Fare Comune Fabio Pazzaglia, in merito al concorso del Comune di Rimini per due posti di dirigente ai Lavori Pubblici. In palio contratti a tempo determinato per la durata residua del mandato amministrativo in corso, ovvero fino al 2016, salvo rinnovo.
"L'oggetto del bando - spiega Pazzaglia - ci era apparso inequivocabile soprattutto per quanto concerne il numero di dirigenti che il Comune intendeva assumere (due) e il settore nel quale li si voleva assumere (Lavori Pubblici). A giochi fatti veniamo però a sapere che verranno assunti non due ma tre dirigenti. Difronte al problema della scarsità delle risorse economiche, ci chiediamo come mai non si sia potuto optare per una figura meno dispendiosa, attingendo tra i dipendenti del Comune".
C'è anche un'altra stranezza. "Veniamo a sapere che il terzo classificato della graduatoria verrà dirottato in un altro settore e cioè all'Edilizia privata. Alla nostra richiesta di chiarimenti ci è stato risposto che se avessimo letto con maggiore attenzione il bando di concorso ci saremmo accorti che il comma 1 dell'articolo 10 recita: “La validità della graduatoria formata ad esito della presente selezione è determinata dalla legge e attualmente è di tre anni. Il Comune di Rimini si riserva la facoltà di avvalersene, conformemente alle disposizioni legislative e contrattuali in vigore, per la costituzione di ulteriori rapporti di lavoro dirigenziale a tempo determinato anche con riferimento ad ambiti di attività solo parzialmente omogenei con quello inerente gli incarichi dirigenziali a concorso”. Che dire, come sempre il diavolo si nasconde nei dettagli".
Le spiegazioni dagli uffici. "Per rafforzare la bontà dell'operazione che vede l'assunzione di 3 dirigenti in un colpo solo (alla faccia del risparmio) ci è stato detto che da tempo occorreva una figura di questo tipo nel settore dell'Edilizia privata. Qui però occorre fare chiarezza. Se il Comune era consapevole fin dall'inizio della necessità di assumere un nuovo dirigente anche nel settore dell'Edilizia privata, perché il concorso non è stato esteso ufficialmente anche a tale settore? In questo modo si sarebbe creata una maggiore partecipazione anche dei dipendenti già formati in tale settore, in modo da permettere ai lavoratori di valorizzare la propria esperienza in tale concorso". E già: perché ciò non è stato fatto?
"Ultimo elemento, certamente il più malizioso ma come diceva Andreotti: "a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca". Sembra che sulla decisione di aumentare le assunzioni dei dirigenti da due a tre, abbia influito la volontà di ridurre la distanza creatasi tra la quarta persona classificata e l'agognata meta dell'incarico dirigenziale", conclude Pazzaglia. Per i più curiosi, la graduatoria si può vedere qui.