Rimini | Trasporto pubblico, Am diventa srl: Ceccarelli, Tosi, Spinelli e Cipriani dicono no
"Forti perplessità rispetto al percorso, a dir poco avventato, con cui si intende trasformare Agenzia Mobilità in una srl", esprimono a una voce i sindaci di Coriano, Montefiore, Riccione e Bellaria Igea Marina a margine della riunione odierna in Provincia convocata da Agenzia Mobilità. Si parla della trasformazione di Agenzia mobilità in srl per poi arrivare all'approdo del consorzio romagnolo dei trasporti. L'atto oggi è anche all'ordine del giorno del Consiglio comunale di Rimini. "Si sta decisamente correndo troppo, considerata la presenza di un debito strutturato ed un quadro normativo tuttora indefinito. Un provvedimento precipitoso ed azzardato, un po' come tutte le decisioni che sembrano caratterizzare il nuovo corso riminese: non a caso, anche oggi è stata consegnata in extremis ai presenti una nota integrativa sulla situazione patrimoniale di Agenzia Mobilità, non concedendo il tempo necessario per un'adeguata valutazione. Il tutto con un'aggravante: poiché i Comuni sono soci sia di Agenzia mobilità che di Start Romagna, la nuova srl rischia di essere l'ennesimo ente scatola cinese, in cui controllori e controllati coincidono con le conseguenze che il territorio riminese ben conosce", commentano i sindaci.
"La nostra - sottolinea il sindaco di Coriano - non è una posizione pregiudiziale, poiché le critiche a questo metodo cominciano ad essere trasversali: penso ad esempio al Comune di Cattolica, che non ha votato a favore della proroga per il 2015 del contratto di servizio di trasporto pubblico locale con ATG. Emerge oggi, tuttavia, un tema politico che non può essere ignorato, ossia la consapevolezza delle scelte, perché sono gli enti locali che devono assumersi la responsabilità di queste decisioni: mi rivolgo, in particolare, a quei sindaci che non erano presenti o che oggi hanno delegato altri, da Saludecio, a Montescudo, a San Giovanni, affinché siano presenti nelle prossime occasioni e facciano sentire, quando conta, la propria voce. Penso anche, ad esempio, alla preoccupazione espressa dal sindaco di Morciano Battazza sul tema delle Asl: chiedo pertanto a tutti un maggiore approfondimento su costi, benefici e ricadute sui cittadini di operazioni di questa portata".
Nelle piccole realtà si risparmia a partire dalle piccole cose, fa notare il sindaco di Montefiore Conca, Vallì Cipriani. "Per i piccoli Comuni - spiega - anche un euro in più fa la differenza. Per questo, noi sindaci agiamo con molta oculatezza pur riconoscendo che, come sappiamo, ormai i Comuni sono coloro che chiedono contributi ai cittadini per conto anche degli enti superiori. In un momento così difficile, operazioni economico-finanziarie come quella che riguarda Agenzia Mobilità, rischiano di essere l'ennesima beffa per cittadini già alle prese con una congiuntura non certo facile: non è giusto far ricadere sempre su di loro le conseguenze di gestioni poco oculate".
Di "operazione nebulosa", parla il sindaco di Riccione, Tosi. "Non ci permette di essere sereni né sul piano dei costi né sul piano della qualità dei servizi. Il tutto si sta consumando con un'incomprensibile velocità, sia in termini pratici che economici, basti pensare ai 9 milioni circa di debito con ATG: finalmente siamo riusciti a capire a quanto ammonta il debito ma non c'è alcuna certezza sulle condizioni di pagamento, addirittura si paventa l'ipotesi di ripianare quanto dovuto contraendo ulteriori debiti", precisa il sindaco di Riccione.
"Vale per Agenzia mobilità, vale per l'Asl, vale per Hera, vale per l'aeroporto: la nostra preoccupazione - sottolinea il sindaco di Bellaria Igea Marina, Ceccarelli, concludendo - riguarda la difesa del territorio riminese, poiché stiamo sistematicamente perdendo, oltre alle nostre eccellenze, anche la possibilità di dire la nostra su tutti i temi chiave per i cittadini che rappresentiamo: dall'ambiente alla mobilità, fino alla sanità. Ci interroghiamo seriamente se la strada intrapresa sia quella auspicata, ovvero miglioramento dei servizi a minori costi, mentre assistiamo al semplice accentramento di tutto in un'area vasta che non abbiamo mai il coraggio di chiamare Romagna: forse è per non riconoscere che il territorio riminese, così com'è stato governato fino ad ora, ha perso voce in capitolo e potere contrattuale su ogni partita che conta".