Bellaria | Am e altri servizi, Ceccarelli chiede un cambio di metodo
Dopo la presa di posizione dello scorso dicembre, Enzo Ceccarelli boccia nuovamente la trasformazione di Agenzia mobilità in srl, all'ordine del giorno nel prossimo consiglio comunale di Bellaria, il 29 gennaio. "Sicuramente - ribadisce il sindaco - la trasformazione in società di Agenzia mobilità porterà un aumento dei costi: basti pensare alla sola applicazione dell'iva a carico dei singoli Comuni, cosa che fino ad ora non avveniva".
Di contro all'aumento dei costi a carico dei cittadini, "nessuna garanzia sul miglioramento dei servizi, ancora meno voce in capitolo per i singoli Comuni: invece di fare tesoro dell'esperienza negativa rappresentata da Hera, si intende crearne di nuove", rincara Ceccarelli, anticipando la contrarietà che verrà espressa in consiglio comunale.
Ceccarelli è in buona compagnia. Già dallo scorso dicembre si sono espressi contro l'operazione anche i sindaci di Coriano, Montefiore e Riccione, considerandola avventata, soprattutto in "presenza di un debito strutturato ed un quadro normativo tuttora indefinito. Un provvedimento precipitoso ed azzardato, un po' come tutte le decisioni che sembrano caratterizzare il nuovo corso riminese. Il tutto con unaggravante: poiché i Comuni sono soci sia di Agenzia mobilità che di Start Romagna, la nuova srl rischia di essere l'ennesimo ente scatola cinese, in cui controllori e controllati coincidono con le conseguenze che il territorio riminese ben conosce".
In procinto del dibattito in Consiglio comunale alle porte, Ceccarelli torna a sottolineare sia i risvolti economici dell'operazione, legati all'iva che i Comuni dovranno iniziare a versare e ai rincari dei biglietti legati a nuovi tagli agli enti, sia quelli di metodo. "La cosa - ricorda Ceccarelli - è stata affrontata, in maniera per altro avventata, nel contesto dei lavori di Agenzia mobilità: su un'operazione di questa portata, sarebbe dovuto avvenire quel confronto politico a livello provinciale che mai si è verificato".
La preoccupazione di Ceccarelli, infine, ricade non solo sul trasporto pubblico locale, ma anche su molti dei servizi chiave per la quotidianità dei cittadini.
"Se da un lato i singoli Comuni, che rappresentano l'unico mezzo per far valere le ragioni dei contribuenti, sono progressivamente ridotti al silenzio attraverso la scelta ad ampio raggio di un amministratore unico, vedi Amir e Anthea, dall'altro è l'intero territorio della Provincia di Rimini che, nel contesto dell'area vasta romagnola, sta perdendo terreno e voce in capitolo, dalla sanità al trasporto pubblico: sarebbe quindi auspicabile un cambio di merito e di metodo per un'inversione di tendenza che salvaguardi, finché siamo in tempo, le nostre eccellenze e il diritto di dire la nostra su tutto ciò che ci riguarda da vicino", conclude Ceccarelli.