Rimini | Unioni civili, Cavallo di Troia in Consiglio comunale
Anche Rimini ha il suo ‘Cavallo di Troia’. E’ questo il nome della petizione indirizzata al presidente del Consiglio comunale di Rimini, Vincenzo Gallo, e lanciata domenica nel corso dell’incontro con il giornalista Mario Adinolfi, all’auditorium della Riconciliazione. A tema il Regolamento per il riconoscimento delle unioni civili approvato in dicembre dal Consiglio comunale che i “cattolici provenienti da varie associazioni e movimenti, ed anche alcuni esponenti del mondo laico” non vedono di buon occhio, perché apre la strada ai matrimoni tra persone dello stesso sesso. per dire no al Regolamento Ragion per cui, hanno proposto il testo della petizione (per dire no al Regolamento) che ha raccolto in un sol giorno 400 firme.
“Si raccolgono firme - spiegano i promotori della petizione - per inviate la massima istituzione cittadina a ripensarci, visto che il regolamento è allo studio da parte degli uffici dell’amministrazione, e dopo questo esame dovrà ritornare in aula per una eventuale approvazione definitiva”.
Il nome della petizione “ricorda la medesima espressione usata dal cardinale Bagnasco, per commentare regolamenti simili presentati qua e là in varie parti d’Italia, nella sua prolusione alla Cei del novembre scorso”.