Rimini | Turismo, Gardini: Basta con lo sballo. Ci rovina l’immagine
Vogliono essere “protagonisti in quella azione di rinnovamento che la nostra città vuole e di cui ne ha profondamente bisogno” gli attivisti dell’associazione Progetto Rimini, che ha proposto sabato scorso un primo appuntamento pubblico. In 150 gli spettatori al Palazzo del podestà. “Progetto Rimini - ha spiegato nell’introduzione il presidente Michele Donati - si propone di aprire un dialogo con la città, in uno sforzo di rinnovamento che non vuole agire per rivendicare torti o ragioni, ma per trasformare questo passaggio storico di cambiamento in una grande occasione di riflessione”.
A prendere la parola per primo è stato Carlo Monti, affrontando il tema della sfida urbanistica. “Rimini - ha detto Monti - ha tante potenzialità e numerosi punti di forza. Diverse cose sono state fatte bene in questi anni, come ad esempio la Fiera con la sua localizzazione indovinata e altre invece rischiano di snaturarne la storia e la vocazione. Occorre innovare dal punto di vista urbanistico, ma senza realizzare opere decontestualizzate recuperando l'esistente e convertirlo per le nuove esigenze che si fanno avanti. Essere capaci di affrontare le sfide del futuro con coraggio e innovazione, ma sempre cercando di costruire una città a misura d'uomo dove si sia portati ad investire e non a cercare la rendita”.
Natalino Valentini ha affrontato il tema del patrimonio culturale della città, troppo spesso sottovalutato. “La cultura ha un ruolo fondamentale nella vita di una comunità e nella crescita della stessa. Più si guarda avanti e più si intravede la necessità di costruire il futuro solo se si ha consapevolezza del proprio passato e se ne valorizza la memoria. E' importante creare una città a misura d'uomo, una città che valorizzi ancor di più il proprio patrimonio anche a fini turistici. E poi cultura vuol dire ricerca del bello per la propria città che non vuol dire solo arredo urbano, bello vuol dire molto altro ad iniziare dalla qualità della vita e della dimensione umana che si deve creare in una città”.
Chiusura affidata ad Attilio Gardini, con la sua fotografia molto preoccupante della realtà. “Rimini ha il più alto tasso di disoccupazione dell’Emilia-Romagna. Ha anche il tasso di fallimenti di aziende più alto di tutte le altre provincie della Regione. Perdiamo posizioni di mercato nei confronti dei nostri competitor europei ma anche vicini di casa, come Milano Marittima o Cervia. Mentre noi perdiamo qualche punto percentuale di turismo, loro guadagnano percentuali a due cifre. Il quadro non è roseo, ma le soluzioni ci sono, basta volerle adottare. E' inutile continuare a dare l'immagine di Rimini legata all'effimero e allo sballo: si guadagnano presenze in uno o due week end, ma si rovina l'immagine della città nei confronti di quelle fette di mercato che cercano altro e che sono la maggioranza dei turisti. Lo sguardo deve essere lanciato verso l’innovazione ed un nuovo posizionamento”.
Il prossimo incontro con Progetto Rimini è già fissato all’11 aprile e avrà come ospiti-relatori, Stefano Zamagni, Maurizio Focchi e Silvia Maraschio.