Rimini | Consiglio, la protesta di M5S, Fc e Idv
Va avanti la protesta dei consiglieri comunali Gianluca Tamburini del Movimento 5 Stelle, Fabio Pazzaglia di Fare Comune, Stefano Murano Brunori di Italia dei Valori. Da mesi non partecipano alla onferenza dei capigruppo e non l’hanno fatto nemmeno stamani (all’ordine del giorno l’iter per l’approvazione degli strumenti urbanistici).
“Subordiniamo la nostra partecipazione a garanzie che il presidente del Consiglio comunale continua, da mesi, a non fornire alle minoranze reale condivisione dei lavori consiliari, un ruolo attivo nelle decisioni e non quello di soggetti passivi a cui vengono solo ratificate decisioni prese ad altri livelli, presenza dell'ora delle interrogazioni per tutti i consigli comunali convocati, maggiore presenza del sindaco durante lo svolgimento dei lavori consiliari, compresa l'ora delle interrogazioni a cui molto raramente è presente, cessare le 'tagliole' alle discussioni, vere ripicche del presidente del Consiglio, alle legittime richieste delle minoranze di verifica del numero legale durante le sedute di Consiglio, maggiore attenzione verso l'iter degli atti della minoranza che vengono 'smarriti' dopo l’approvazione".
I tre consiglieri comunali ricordano “come la decisione di non partecipare alle Conferenze dei presidenti dei gruppi consiliari sia maturata all'indomani della capigruppo di fine 2014 in cui tutti i partecipanti (nessuno escluso, maggioranza e minoranze) convenirono come fosse opportuno non unire in un'unica seduta i due consigli tematici sul Jobs Act e sui Nidi. Decisione ignorata del presidente Vincenzo Gallo che, il giorno successivo, ha convocato un unico Consiglio che conteneva, all'ordine del giorno, entrambi i tematici. E facendoci comprendere, in modo inequivocabile, come la Conferenza dei capigruppo sia inutile e necessaria solo a ratificare decisioni e ordini provenienti da altre stanze”.