Cuore di Rimini prova a mettere ordine nelle liste civiche
Ha deciso di pensarci Cuore di Rimini a cercare di mettere ordine al guazzabuglio annunciato delle liste civiche che a Rimini sognano di costruire un'alternativa al governo della sinistra. In un post pubblicato sulla propria pagina Facebook Corrado Paolizzi avverte di non condividere "aggregazioni dell’ultimo istante, sommanti le istanze più diverse, spesso antitetiche, atte solo al massimo a superare il quorum, unite solo nell’urlo tanto insignificante, quanto inutile e non propositivo riassumibile nel “mandiamoli a casa”. Consapevole che "se l’alternativa è solo un guazzabuglio che rende la cura più pericolosa del male", il dottor Paolizzi si è preso la bruga di convicare un incontro "di quelle formazioni, vecchie e nuove, che vogliono provare ad essere una concreta cooperazione tesa al governo della nostra città, senza aprioristicamente capi od unti dal Signore che vogliano esercitare una azione egemone, ma presentandosi con umiltà, serietà, pari tra pari".
L'incontro in questione, una sorta di stati generali die movienti civici riminesi, aperta anche ai partiti ed altri raggruppamenti, si terrà l' 11 giugno nella sala comunale di via Pintor, di fronte all'ospedale.
Ma il leader di Cuore di Rimini non si limita a convocare l'incontro. Prova anche a dettare alcune regole del gioco a cui dovrebbero attenersi gli invitati. Primo: "Perché non diventi una fiera chiassosa e delle vanità, proponiamo che si presentino due o tre referenti al massimo per ogni lista, movimento, gruppo culturale, partito".
Quindi stende una sorta di decalogo:
1) far emergere entro il quarto o quinto incontro il nome del candidata/o sindaco, che deve essere figura riminese (con residenza e lavoro in città da almeno vent’anni), incensurata/o, coagulante il più possibile le aspettative di tutti i membri delle liste.
2) col nome del candidato sindaco, si deve fornire il nome dei membri della Giunta. Ci pare giusto e pare che la gente voglia sapere nel dettaglio chi li andrà a governare, non gradendo più nomine da manuale Cencelli, perché un partito o gruppo deve aderire al progetto, per la forza dell’idea e non in base ai voti che prenderà.
3) Le liste non devono contenere nomi di “impresentabili” , condannati per reati contro la Pubblica Amministrazione o contro la persona.
4) Sarebbe un gesto molto bello ed interpretabile solamente come una gran voglia reale di cambiamento, se i partiti che hanno nominato loro rappresentanti nei vari “cda”, li invitassero alle dimissioni come reale segno di rottura col passato.
5) chiediamo che il candidato sindaco ed i candidati membri della giunta, rendano pubblica la propria dichiarazione dei redditi , per capire se mentre parlano sono credibili confrontando la stessa con il tenore di vita.
6) ogni “lista civica”, al proprio interno, non potrà avere più di 3 membri che in passate elezioni, si siano presentati con altra formazione. Ciò perché il movimento civico non può essere una lavatrice di trombati.
In questo post Paolizzi non nasconde di essersi più volte incontrato nel corso dell'ultimo anno con quelli di Dreamini che proprio sabato terranno una conferenza stampa per presentare la loro idea di governo della città. Alla prospettiva del congelamento della lista Parte Civile, Paolizzi non ci crede più di tanto. Ha anche ripubblicato il post di un anonimo, Pliniodi Alicarnasso, che giudica così Dreamini: "Sembrano anche essi animati dal sacro fuoco dell’amore per la città e lo provano con libri bianchi ed esposti, ma certamente hanno un passato pesante nella vita della città, per cui seppur il perdono cristiano sia d’obbligo e sia obbligatorio riporre fiducia in chi si ravvede, certamente settantenni incisivi nel passato della città, forse non sono il miglior biglietto da visita per una formazione “nuova”. Ma Paolizzi condivide? "Concordo che ci debba essere un rinnovamento, anche generazionale".