Rimini | Fiere e congressi, Brasini: Privatizzazione parziale e aumento di capitale
“Comincia in questi giorni l’iter amministrativo che porterà prima in commissione e quindi in Consiglio comunale per il dibattito e l’approvazione la delibera di indirizzo riguardante il processo di privatizzazione del settore fieristico-congressuale di Rimini”. Lo annuncia l’assessore alla partecipate del Comune di Rimini Gian Luca Brasini.
Il documento, spiega Brasini, “giunge al termine di un lungo percorso, come è noto cominciato oltre un anno fa con gli altri soci pubblici di Rimini Fiera, recependo proprio le indicazioni contenute nel terzo supplemento all’accordo di programma per la realizzazione del nuovo Centro Congressi, che ha portato alla successiva individuazione di un advisor per valutare l’esistenza di investitori interessati a un’operazione di privatizzazione”.
Al termine di questo lavoro, “la linea operativa più efficace, contenuta nella delibera di indirizzo, individua in un percorso di parziale privatizzazione e di un aumento di capitale, senza alcun conferimento di risorse economiche da parte dei soci pubblici, la soluzione tecnicamente e amministrativamente più efficace per garantire il futuro e lo sviluppo del sistema fieristico-congressuale riminese”.
Per Brasini “tale via è diventata chiara e percorribile nel momento in cui alcune condizioni, accennate in linea generale nel terzo supplemento all’accordo di programma di oltre un anno fa, si sono nei mesi positivamente concretizzate. La prima condizione è quella relativa alla valorizzazione dell’area ex Fiera che, grazie all’immissione di nuove e innovative funzioni voluta dal Comune di Rimini (Acquarena), ha permesso di raggiungere un dividendo oltre le previsioni dalla vendita dei terreni. La seconda condizione è il programma di razionalizzazione, economie di scala, spending review che ha reso perfettamente sostenibile, attraverso una gestione unitaria con Fiera, la gestione della società Palazzo dei Congressi”.
C’è una terza componente e “concerne i consistenti utili che Rimini Fiera ha registrato per il 2014 (3,1 milioni di euro) e il trend positivo per l’anno in corso (ricavi effettuati e portafolio commesse) tali da confermare la previsione di utili per il 2015 pari a circa 3,5 milioni di euro previsti dal piano industriale2014-2016”.
Per l’assessore “il concatenarsi solido di queste tre principali condizioni consente di indirizzarsi verso una soluzione in grado di consentire a) l’estinzione del mutuo verso Unicredit per la realizzazione del Palas, senza esborso di risorse da parte della componente societaria pubblica; b) il mantenimento saldo della governance territoriale, salvaguardando una delle eccellenze strutturali riminesi per continuare a intrecciarne le dinamiche aziendali con le esigenze di sviluppo del tessuto socioeconomico locale; c) una pianificazione di ulteriore espansione attraverso una ponderata ricapitalizzazione, con un collocamento sul mercato borsistico nazionale dedicato alle piccole e medie imprese ad alto potenziale di crescita, AIM (Alternative Investment Market)”.
La delibera, infine, “non preclude alla prospettata possibilità di una società unica di gestione del settore fieristico in ambito regionale”.