Birra, curiosità e abbinamenti di un prodotto sempre più italiano
Una delle nuove frontiere culinarie italiane è la birra. Un recente studio dell’Università di Roma Tor Vergata parla persino di “rinascimento” italiano nella produzione di questa bevanda tanto apprezzata soprattutto in questa stagione, con l’estate e gli europei di calcio sempre più vicini.
L’Emilia-Romagna, anche in questo campo, non è da meno. Esistono almeno 38 produttori nella nostra regione, superata solo in quantità da Lombardia (77) e Piemonte (59). Non a caso una sezione importante di Sapore, la fiera internazionale dell’alimentazione che si tiene ogni anno a Rimini, dedica una parte importante proprio alla birra. Nell’edizione 2012, sono stati tre produttori emiliano-romagnoli ad aggiudicarsi le prime tre posizioni per i prodotti migliori, battendo le centinaia di aziende italiane e straniere presenti.
La bevanda ha antiche origini. Già nella civiltà babilonese ed egiziana, millenni prima della nascita di Cristo, si sorseggiava la birra, che aveva un profondo significato religioso e propiziatorio. In Mesopotamia, per esempio, la dea della vita, Ishtar, traeva da questo liquido tutta la sua forza. Gli antichi Romani, invece, preferivano il vino. È con i barbari, e in particolare con i longobardi, che la birra iniziò a diffondersi in Italia, prodotta, soprattutto, in abbazie e monasteri, come ancora oggi succede in alcuni Stati europei.
Negli ultimi anni, oltre a uno sviluppo nella produzione, c’è stata anche una vera e propria riscoperta culinaria di questa bevanda. Da classico accompagnamento della pizza a un ingrediente di alta cucina. Il famoso chef stellato Claudio Sadler, dell’omonimo ristorante milanese, quest’anno, alla manifestazione enogastronomica Identità Golose, ha persino ricevuto il premio “Birra in cucina”. Una sua ricetta sono i gamberi al vapore, mele cotte a bassa temperatura, verza marinata e velo di birra Moretti rossa, azienda con cui lo chef da anni collabora per realizzare menu e serate ad hoc. Altre proposte culinarie firmate da Sadler? Tante, dall’antipasto al dessert, come la crema bruciata di baccalà e spuma di patate alla birra doppio malto o il birramisù.
Birra come ingrediente, ma anche come accompagnamento non solo di pizza e partita. Del resto ne esistono tante varietà e, come il vino, possono abbinarsi senza problemi a qualsiasi piatto. Qualche esempio: con i formaggi saporiti servite birre scure, come quelle di tipo Old Ale o Stout. Con la pasta meglio una Ale, una birra ad alta fermentazione, non molto alcolica, mentre con il risotto si accompagnano bene le birre a bassa fermentazione, come una Lager o una Pilsner/Pils. Con la carne rossa vi consiglio una bock, densa, corposa, con un deciso sapore di malto mentre con il pollo meglio scegliere qualcosa di più speziato o fruttato. Provate una weizen, una birra di frumento, leggermente aspra e molto dissetante, come accompagnamento di una bella insalatona estiva: tutto avrà più gusto. E per finire, il dessert: abbinate una birra scura, corposa, dal sapore intenso, magari con sentori speziati soprattutto se davanti a voi avete un dolce a base di frutta.
Carlotta Mariani
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