Rimini | Quell’altra metà della riviera, negli scatti di Giorgio Salvatori
L’ambizione è quella di mostrare a chi vede Rimini solo in estate, quell’altra metà, di cui gode solo chi vive la città anche in inverno. Gli scatti, in esposizione fino al 6 settembre nella sala del Grand Hotel dedicata a Tonino Guerra, sono del fotografo dell’Apt Giorgio Salvatori. Il titolo della mostra è ‘Lente (lentamente)’.
Un luogo ‘felliniano’ per una mostra che lo stesso autore non esita a definire “particolare”. “Sulla Riviera, sì. Ma d’inverno. Sotto la neve”, spiega prima di ogni altra cosa Salvatori raccontando i suoi scatti.
Una mostra che, continua il fotografo, “vorrebbe stupire gli ospiti del Grand Hotel italiani e stranieri, e mostrare cartoline diverse da quelle che vedranno uscendo dal mitico Hotel. Non ombrelloni o il fervore dell’estate, ma l’altro aspetto della Riviera, quello riflessivo, quella altra metà. Fuori dalla stagione estiva, di vocazione turistica”.
E così, l’altra Rimini si rivela a chi passa dal Grand Hotel attraverso “non foto descrittive, ma immagini evocative, sognatrici”, fa notare Salvatori che, ammette, questa volta vorrebbe poter “stupire anche nella tecnica”.
“Per una volta - sottolinea - senza utilizzo di un rigore tecnico, senza Photoshop, solo immagini di ‘pancia’, di anima di cuore, sognatrici”. Affinché a nessuno sia negato di “immedesimarsi” nell’altra Rimini, di “farla sua e viverla, riconoscendo i monumenti, la spiaggia, il porto, le barche. Ma anche svincolarsi da tutto e immaginare e vivere la propria atmosfera, con il proprio stato d’animo”.
Una mostra quindi aperta a interpretazioni diverse e, perché no, da vedere e rivedere. “Da questo punto di vista la mostra è controcorrente. La realtà non è catturata, imprigionata e definita. Non sono immagini rubate con i cellulari, come tutti ora si sta facendo. La realtà è più grande, non va imprigionata, inventata, va semplicemente riconosciuta, guardata e rispettata. La realtà c’è già, è già lì, fatta. Basta riconoscerla. Ecco il lavoro del fotografo. Ecco, l’intelligenza del fotografo è guardare, ammirare e riconoscere quello che la realtà è. Ecco perché Lente. Da ‘lentamente’, ma anche per ricordare la lente che il fotografo si è immaginato”.
Non a caso arriva il soggetto scelto. “Ecco, l’occasione delle nevicate eccezionali in Riviera degli anni scorsi”. Una fatto insolito, che “costringe tutti a ritmi inconsueti. Lenti. La neve costringe, in maniera oggettiva a “calmarsi” e adeguarsi all’oggettività di un'atmosfera diversa”.
Una mostra controcorrente anche per via del periodo in cui è stata inaugurata. “L’esposizione è stata creata e inaugurata in pieno ritmo estivo della Riviera, nel pieno del caldo, nel centro del capodanno dell’estate la Notte Rosa, Almeni, la Molo street parade. Una Rimini sognante, felliniana, stupisce. Stupisce prima me che sono il fotografo di questi eventi, ma che stupisce e sta stupendo tutti i visitatori”, conclude Giorgio Salvatori.