Rimini | Mercato, la maggioranza latita: consiglio rinviato
Da un lato i banchi dell’opposizione, pressoché pieni (mancavano solo Fabio Pazzaglia, Liliana Cingolani e Alessandro Ravaglioli, i consiglieri presenti hanno rinunciato al gettone), dall’altro quelli della maggioranza praticamente vuoti, fatta eccesione per Stefano Murano Brunori, che comunque da diversi mesi ha poco a che spartire con le politiche dell’amministrazione. Questo il quadro che si sono trovati davanti i numerosi ambulanti arrivati oggi alle 13,45 per assistere al consiglio comunale che avrebbe dovuto votare la delibera per il trasloco del mercato da piazza Malatesta. Questo il quadro che si è trovato il presidente del consiglio Vincenzo Gallo, accolto da urla di protesta. Applausi (ironici), invece, per l’assessore Jamil Sadegholvaad che sorride. Forse imbarazzato, o forse no.
Arriva il momento dell’appello. Per ognuno dei consiglieri assenti sono gli ambulanti dal pubblico a rispondere ‘presente’. Applauso per i presenti. Apoteosi per Murano, solo ai banchi della maggioranza. Il presidente chiede silenzio. La segretaria conta gli assenti. Ventidue. Undici i presenti. Il numero legale non c’è. Seduta chiusa e rinviata in seconda convocazione a domani, alle 14,45. Fatto curioso: domani basteranno undici consiglieri, quanti ne erano presenti oggi, a far valere la seduta.
Dal pubblico si continua ad applaudire e ad urlare (cose non sempre ripetibili). “Ci saremo anche domani”, annunciano con aria di sfida gli ambulanti.
Piccolo siparietto a chiusura del consiglio di oggi. Dialogo tra l’assessore Sadegholvaad, che decide di avvicinarsi alla folla piuttosto accalorata, e alcuni ambulanti.
“Dello spostamento del mercato se ne parla da un anno: voi in un anno quante volte avete chiesto di incontrarmi?”, domanda retorica dell’assessore. Nessuna, è la risposta taciuta. Tocca al presidente del consorzio Comar Pier Paolo Mazzotti dare una giustificazione. E’ colpa “di come si è posta l’amministrazione”, se il consorzio non ha mai chiesto un incontro.
“Da un anno sapevate quello a cui stavamo lavorando e voi solo ora volete parlarmi?”, L’assessore continua con le sue domande. “Io - ricorda Sadegholvaad - sono venuto anche ad una vostra assemblea pubblica. Siete stati voi a proporci la Caserma Giulio Cesare (una delle soluzioni che nel corso dei mesi si sono prospettate, ndr)”.
Ma è difficile trovare risposte concilianti dal fronte degli ambulanti arrabbiati anche perché, è vero, l’amministrazione in ultima battuta ha acconsentito a cedere piazza Tre Martiri, come richiesto, ma non per otto settimane l’anno, tra cui quelle delle festività natalizie.