Riccione | Variante Trc, arriva il sostengo della Uil
“A cosa serve un’opera che non raggiunge gli alberghi, le altre infrastrutture esistenti sul territorio?”. E’ la domanda che si fa Giuseppina Morolli, segretario della Uil provnciale. “Noi continuiamo a ritenere che quest’opera poteva benissimo essere fermata in tempi passati, ma non c’è stata la volontà di fermarla, ora è impossibile bloccarla e allora bisogna fare il possibile per evitare l’impatto disastroso che ha già prodotto e sta producendo”, fa notare Morolli.
“Diamo pieno sostegno - va avanti la segretaria della Uil - alla variante che ha proposto il comune di Riccione con lo spostamento del tracciato da sopraelevato a raso ed eliminando il muro, almeno avremo un impatto visivo migliore”.
Al di là della frattura tra mare e monte che il Trc va ad approfondire, la Uil ricorda anche come “personaggi importanti del nostro territorio (vedi ingegner Moretti, ex ferrovie) ha ricordato non solo la dubbia utilità di un'opera simile, ma anche la certa perdita di gestione che quest'opera si porterà dietro nel tempo e che dovrà essere coperta con la fiscalità generale e cioè con le tasse. Noi questa tesi la sosteniamo da sempre”.