Rimini | Forza Nuova alla manifestazione del vescovo. Gnassi su blitz a moschee e duomo: Azione indegna
Nella notte tra giovedì e venerdì alcuni militanti di Forza nuova hanno chiuso con dei nastri segnaletici gli accessi di via De Giovanni e di Borgo Marina, laddove si trovano due moschee, e hanno affisso alcuni cartelli con sopra scritto: ‘War zone - Islamic occupied area’. Hanno poi affisso altri cartelli davanti al duomo con la scritta “Si vis pacem para bellum” (se vuoi la pace, prepara la guerra).
In seguito al blitz notturno, sarebbero sette i militanti di Forza nuova segnalati all'autorità giudiziaria.
“L'azione realizzata la notte scorsa da Forza nuova Rimini - afferma il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi - è, per tante ragioni, indegna. Lo è perché incita all'odio, attacca esplicitamente i principi fondanti del nostro agire democratico e le persone che, quotidianamente, lavorano con impegno (pubblico e privato) per fare in modo che il nostro tessuto democratico e anche la nostra comunità reggano in una fase difficilissima, tra violenze e crisi economica. Forza nuova dovrà rispondere penalmente delle condotte poste in essere ma, soprattutto, sarà destinataria del rifiuto da parte della nostra comunità a riconoscersi in chi ripropone ideologie basate su violenza e discriminazione e fa richiami insopportabili alla guerra ed all' intolleranza razziale e religiosa”.
L'amministrazione comunale di Rimini - conclude Gnassi, “rinnova l'appello alla pratica democratica quotidiana e fa proprio il richiamo del vescovo per il "no" alla violenza ed il "sì" al dialogo, al confronto tenace e quotidiano tra diversi all' interno di una comunità che è solidale, responsabile e con una grande tradizione di partecipazione. Proprio per questo, l’amministrazione comunale invita tutti i cittadini che si riconoscono nei valori della pace, della democrazia e della tolleranza a partecipare sabato pomeriggio in piazza Cavour (ore 18,30) alla manifestazione ‘Insieme per la pace e contro il terrorismo’, organizzata e promossa dalla Diocesi di Rimini”.
Replicando alle parole del sindaco Gnassi, Forza nuova ha annunciato la sua presenza alla manifestazione promossa dalla Diocesi, contunuando a chiedere la chiusura delle frontiere per i profughi e l’intervento militare in Siria contro l’Is.
Forza nuova pensiero. “La nostra azione - scrivono i militanti in una nota - illustra i due principi su cui Forza nuova costruisce la lettura della sfida legata all'ora presente. Da una parte occorre archiviare definitivamente ogni pulsione buonista ed integrazionista e dichiarare senza tentennamenti che non potrà mai essere imposta in Italia una società multietnica e multiculturale. Le moschee costruite nelle nostre città sono il simbolo più evidente del lassismo morale e pragmatico della politica italiana, cieca ai bisogni della sua gente e serva di strategie ed interessi stranieri. Occorre perciò armare il pensiero e le anime contro chi vorrebbe imporci la coesistenza forzata con l'Islam, ma, anche e soprattutto, contro i ‘terroristi’ italiani, intellettuali, politici e uomini di ‘cultura’ vari, che spacciano idee integrazioniste, multiculturaliste, omogeneizzatrici di stirpi e tradizioni, usando, ed abusando, dei principi astratti di Accoglienza, Tolleranza e Solidarietà da sempre concretamente presenti nell’animo e nell'azione quotidiana del popolo italiano”.
Forza nuova, con il cartello affisso davanti alla cattedrale, evidentemente ne ha ne ha anche per i cattolici.
“Occorre dare una scossa al mondo cattolico. Il popolo delle parrocchie, tuttora diffuso, che rappresenta un forte collante per l'identità italiana, deve capire che la sfida islamista si vincerà solo risvegliando e riaffermando con orgoglio la nostra antica ed invitta identità cattolica. La guerra a cui facciamo riferimento nei nostri cartelli è, quindi, in primo luogo, quella che va portata militarmente al fianco della Russia di Putin, della Siria di Assad, di Hezbollah, del popolo curdo e delle milizie iraniane al Daesh, direttamente sul suo territorio. Ed è anche, però, la guerra morale e culturale che dobbiamo condurre qui in Patria, per tirare fuori dai vecchi cassetti e dagli armadi ammuffiti la forza e l’orgoglio di affermare, rendere visibile e difendere senza sosta la nostra identità cattolica”.
Forza nuova va avanti affermando che “nessun'altra moschea va costruita, sia per gli immediati ed evidenti rischi di sicurezza e salute pubblica, sia perché la sola presenza di una di esse segna la cessione territoriale e morale di un ulteriore pezzo della nostra terra ad un Islamche, al netto delle mille parole mielose e delle maschere pacifiste, incuba in sé il germe indissolubile dell’aggressione e della conquista in primis delle nazioni cristiane e della loro cultura in tutte le sue espressioni, anche architettoniche ed urbanistiche. La battaglia per il risveglio dell’Italia e dell’Europa è cominciata. La trincea è arrivata sulla nostra terra. Non vincerà il Daesh, non vinceranno gli utili idioti del buonismo nostrano, non vinceranno i fiancheggiatori del califfo al-Baghdadi: Israele, Stati Uniti, Turchia, Arabia Saudita, Qatar, Kuwait. Abbiamo già iniziato a difendere la nostra terra e la nostra fede in ogni angolo della patria”.