Rimini | Teatro, giovedì Cevoli al Novelli
Dopo il successo di ‘La penultima cena’ e ‘Il sosia di lui”, l’attore riccionese Paolo Cevoli torna al teatro Novelli di Rimini con un nuovo monologo. Sul palco giovedì alle 21 sarà Cencio, il garzone balbuziente di Michelangelo Buonarroti.
Per l’occasione Paolo Cevoli rinnova la sua collaborazione artistica con Daniele Sala con un nuovo monologo comico-storico. Vincenzo ‘Cencio’ Donati è il garzone, distratto e pasticcione, dello scultore fiorentino. Un uomo che a causa della sua balbuzie non riesce mai a esprimersi correttamente. Per questo motivo Michelangelo si rivolge a lui con la frase: "Perché non parli, bischero tartaglione!".
Cencio è un orfanello cresciuto nel convento dei frati domenicani di Bologna. Da bimbo è paffutello, biondo e riccio, tanto è vero che Michelangelo lo prende a modello per la statua di un angelo. Ma il piccolo Cencio ha un difetto: è mancino e usa la “manina del diavolo” anche per farsi il segno della croce. Per correggere questo “difetto” i frati gli legano la mano sinistra dietro alla schiena e così Cencio inizia a balbettare. Fin quando, incontrando una compagnia di guitti, scoprirà che la sua parlata non ha incertezze quando legge e quando recita.
La sua vita sarà legata fino alla fine con quella di Michelangelo. Anche quando Cencio, nella Cappella Sistina, alzando gli occhi verso la volta affrescata, vede Adamo che allunga la mano verso Dio: “Ma A-da-da-mo è ma-ma-mancino! Vigliacca boia!”.