Riccione | Accertamenti Imu e Ici, trenta concessionari nel mirino del Comune
Sono una trentina i concessionari demaniali, bagnini e gestori di stabilimenti, che a fine 2015 si sono visti recapitare dal Comune di Riccione accertamenti Imu e Ici per il recupero di Ici e Imu pari a una cifra che si attesta tra 1,5 e 2 milioni di euro. A breve scadranno i termini per il ricorso in commissione tributaria e dal Pd si chiede chiarezza.
Gli accertamenti si baserebbero su “alcune vertenze, inerenti al fatto che bagnini e titolari di concessioni demaniali hanno apportato modifiche nell'accatastamento delle casette e cabine, presenti sulla zona spiaggia, conseguenti alle opere di ristrutturazione eseguite con cambio di destinazione d'uso. Un incremento della rendita quindi, che ha fatto aumentare i conteggi per la liquidazione dei tributi in questione”.
Tanti i dubbi, per il Pd. “Primo fra tutti l'estensione di tale applicazione a tutti i titolari di zone di concessioni demaniali, anche per gli anni passati, senza che sull'argomento fossero intervenuti ufficialmente gli uffici del Catasto, ma solo argomenti interpretativi degli organi dell'Agenzia delle Entrate datati 2014, interpretazioni che in eventuale sede contenziosa, in assenza di alcuna norma di legge come in questo caso, risulterebbero opinabili”.
Tante le incongruenze, “fra le quali spicca il fatto che gli accessi sono stati eseguiti dalla Finanza navale ed accertati poi dal comune di Riccione”.
I tributi, “come è stato riferito ad alcuni operatori, andranno all’Agenzia delle Entrate, mentre i tributi in questione sono i capisaldi del bilancio di ogni ente locale e servono a finanziare tutta la spesa corrente delle amministrazioni”.
A detta di altri operatori “che hanno già pagato l'accertamento, non è stata applicata alcuna sanzione, ma se la norma è stata violata perché il Comune non applica la sanzione disattendendo così le norme giuridiche? Le sanzioni verranno applicate ed estese agli anni passati? Tale operatività riguarderà poi anche i ristoratori sulle aree demaniali? Come si devono comportare gli operatori che non sono stati ancora accertati? E i comuni limitrofi che posizione prenderanno a riguardo?”.
Il sospetto. “In tutto questo bailamme ci auguriamo solo che questa non sia una manovra, simbolo di un’amministrazione che non riesce a far quadrare i conti”.