Rimini | I riminesi sono 147.747. Stranieri in crescita al 12,5%
A fine 2015 i residenti iscritti all’anagrafe del Comune di Rimini erano 147.747, contro (+169 rispetto all’anno precedente) distinte in 70.689 maschi e 77.058 femmine. Il rapporto tra maschi e femmine è al 92,4%, che significa una incidenza di 92 maschi su 100 femmine residenti. L’età media della popolazione si attesta ancora sui di 44 anni, con un indice di vecchiaia rimane a 173 come nel 2014 (numero di anziani con più di 65 anni su 100 giovani che hanno meno di 15 anni). Esattamente 50 anni fa, nel 1965, i residenti erano 106.617, saliti a 124.529 nel 1975, quindi 130.344 nel 1985, 129.244 nel 1995 e 135.682 dieci anni dopo.
La popolazione con più di 65 anni è di 34.396 soggetti (297 in più rispetto al 2014). Ora rappresenta il 23% dei residenti. Si annoverano 60 ultracentenari: 54 femmine e 6 maschi.
Alla fine del 2015, è di 82,2 anni l’aspettativa di vita media a Rimini, in salita rispetto al 2014 quando lo stesso dato si era fermato a 81,13. Nell’arco di 20 anni, 1995-2015, si è assistito in un aumento della vita media che supera i 6 anni, passando da 75,91 a 82,2.
Sono 63.311 i nuclei familiari riminesi, nel 2006 erano 58.284. In dieci anni sono aumentati di 5.027 unità. L’ampiezza media delle famiglie riminesi è stabile da diversi anni e conta grosso modo 2 componenti. Il peso delle famiglie con un unico componente risulta in costante aumento: rappresenta, come detto il 36% dei nuclei totali. Quelle composte esclusivamente da stranieri sono il 7.312, l’11,54% delle famiglie riminesi.
Nel 2015 gli stranieri residenti salgono a 18.403 ripartiti in 10.315 maschi e 8.088 femmine, registrando una crescita di 7 unità rispetto all’anno precedente. Rappresentano il 12,45% della popolazione residente, con leggera prevalenza del sesso femminile. Maggiori comunità straniere a Rimini: albanese, rumena, ucraina, cinese.
I nati nel 2015 sono 1254, di cui 629 maschi e 625 femmine, 3 in più rispetto al 2104; si registra tuttavia un saldo naturale negativo di 339 unità. I nati stranieri invece aumentano di 16 unità e ammontano a 271 bambini. Va registrato come il dato 2015 confermi quel trend positivo sulle nascite cominciato all’inizio dello scorso decennio dopo il sensibile calo avutosi uniformemente per tutti gli anni Ottanta e Novanta (il picco negativo nel 1987 con appena 963 nascite contro 1.164 decessi). Dall’inizio degli anni Sessanta a oggi, gli unici anni in cui si è superata la barriera delle 2000 nascite sono stati il 1964 (2.128 nuovi nati) e il 1969 (2000). Complessivamente si sono registrati 1.593 decessi, di cui 756 maschi e 837 femmine. Novanta decessi in più che nel 2014, quando furono 1.445.
All’Ufficio di stato civile i matrimoni che hanno riguardato coppie con almeno un residente risultano 311. Distinti per rito, sono stati 180 matrimoni civili e 131 religiosi, confermando il trend cominciato nel 2010. In totale rispetto all’anno precedente si sono unite in matrimonio 51 coppie in meno. L’età degli sposi va sempre più avanzando e nel 2015 è salita di circa 1 anni per lo sposo e 2 anni per la sposa, attestandosi a 36 per la donna e quasi 40 per l’uomo. Nell’arco degli ultimi 15 anni (2000-2015) l’età media per il convolare a nozze è aumentata di circa 7 anni.
Saldo migratorio ancora positivo per 508 unità, valore in diminuzione rispetto agli anni precedenti. Negativo per 136 unità quello dei soli stranieri che significa che le emigrazioni superano i nuovi insediamenti.
Le emigrazioni riguardano 2.350 persone che si sono trasferite in altri comune e 301 che sono invece espatriate.