Rimini | Balneari oggi a Roma dal ministro Costa. Mussoni e Pizzolante
Oggi a Roma gli operatori balneari italiani che hanno incontrato il neo ministro agli Affari regionali Enrico Costa, nel pomeriggio si confronteranno con gli assessori regionali competenti. A tema il problema della regolamentazione sulle concessioni demaniali marittime, che coinvolge sul territorio nazionale 30mila aziende del settore turistico. I balneari hanno chiesto la proroga delle cocnessioni a trenta anni.
“Il ministro – commenta Giorgio Mussoni, presidente di Oasi Confartigianato – conosce bene la materia del demanio marittimo e confidiamo che ora riprenda impulso la riforma che si era avviata e poi arenata”.
A Costa “abbiamo rappresentato le differenti situazioni presenti nel nostro paese ed il ministro ci ha assicurato il suo interessamento. Acquisirà in tempi stretti tutte le informazioni necessarie ad avviare un percorso che vedrà altri incontri, utili ad un confronto costruttivo che conduca ad una iniziativa legislativa del Governo”.
A margine dell’incontro interviene anche il deputato di Area popolare Sergio Pizzolante. “Siamo arrivati al momento conclusivo, nei prossimi mesi infatti si definirà una proposta di riforma del sistema delle concessioni e delle coste italiane, che deve basarsi su un principio inderogabile: il diritto dell’impresa balneare di esistere e il dovere di garantire ad essa continuità”.
Pizzolante è intervenuto alla manifestazione organizzata dalle organizzazioni di categoria dei balneari. “Le regole europee prevedono che pur stando dentro i principi di concorrenza, lo Stato può e deve far valere questioni di interesse nazionale: le imprese balneari producono ricchezza, occupazione e garantiscono servizi sussidiari sostitutivi dello Stato, quali ambiente sicurezza e sanità. Quindi il diritto di impresa di esistere ed il riconoscimento del suo valore economico e sociale debbono costituire i criteri sui quali costruire la legge di riforma ed è su questa che bisogna raggiungere un giusto accordo con l’Europa” ha concluso il vicepresidente dei deputati di Ap.