(Rimini) “Se dovessero essere confermati i fatti riportati oggi dalla stampa locale, che riferisce di un’attività di dossieraggio da parte di due agenti della polizia di Stato nei confronti di Andrea Gnassi e Davide Grassi, emergerebbe un quadro grave, che riporta agli anni più bui della politica”. E’ il commento del deputato del Pd Tiziano Arlotti.
“Singoli uomini - spiega - deputati per legge e professione alla sicurezza, alla tutela della collettività, alla garanzia della legalità avrebbero tradito la loro missione usando sedi, strumenti e mezzi per svolgere un’attività politica e tentare di gettare discredito sugli ‘avversari’. A Rimini mai nel recente passato erano emerse vicende di questo tipo, che evocano peraltro climi di sospetto e di ‘ossessione da sorveglianza clandestina’ che stanno emergendo nella politica nazionale anche riguardo all’organizzazione interna di alcuni movimenti”.
Sono “positive, sempre a quanto si apprende dalla stampa, le immediate azioni del questore di Rimini, dottor Maurizio Improta, tempestivamente intervenuto prendendo provvedimenti nei confronti di coloro i quali avrebbero commesso la violazione. A conferma che la capacità di reazione delle forze dell’ordine anche in ordine a problemi interni è altissima e puntuale”. Arlotti annuncia, infine che segnalerà “l’accaduto agli uffici del ministero dell’Interno, per capire per quale scopo e eventualmente per chi venissero raccolte le informazioni e per tutelare la comunità riminese e difendere tutti gli esponenti delle forze dell’ordine che (a differenza delle mele marce) ogni giorno svolgono con impegno, responsabilità e serietà il loro lavoro”.
Infine, “stigmatizzo chi pensa di poter fare politica con intrighi e dossieraggi. La politica è onesta, lealtà, rispetto delle regole, anche nella diversità di opinioni”.