(Rimini) Nel 2015 è diminuito il numero delle persone incontrate dalle diverse Caritas della diocesi. Sono state infatti 6.079 persone, 900 in meno rispetto al 2014. Solo alla Madonna della scala si parla di 2.199 persone, cioè 125 in men rispetto al 2014). Alla mensa dei frati di Santo Spirito si sono cibate 1.844 persone, 124 in meno rispetto al 2014, la Capanna di Betlemme ha ospitato 904 persone, 82 in meno rispetto al 2014, i centro di aiuto alla vita si sono curati di 454 persone, 19 in più rispetto al 2014.
Gli sportelli sociali hanno sentito a Rimini 1.238 persone (-453 rispetto al 2014), Riccione 340 persone (-24 rispetto al 2014), Vallemarecchia 154 persone (-127 rispetto al 2014), Bellaria 120 persone (-32 rispetto al 2014). Ovunque, spiegano dalla Caritas, la motivazione principale della diminuzione degli utenti è data dal calo degli stranieri, molti dei quali sono tornati in patria o si sono spostati in altre città di Europa.
La Caritas registra anche l’aumento in diversi enti di italiani, tra cui molti riminesi (il 60% tra gli italiani nelle Caritas presenti in diocesi. La maggior parte degli italiani ha tra i 45 e i 55 anni, sono disoccupati, prevalentemente uomini, celibi o separati che vivono soli e uno su due ha problemi familiari. A aumentati gli italiani senza dimora, molti in strada dai 3 ai 5 anni (607 quelli contati dalle Caritas). Tra le donne sono aumentate quelle divorziate con figli perché non ricevono il mantenimento dai mariti. Aumentati gli anziani che non riescono ad affrontare le spese e che vivono in situazione di solitudine, per questi molte parrocchie hanno attivato servizi di pacchi viveri a domicilio e oratori per anziani.