(Rimini) Questa mattina la Guardia di finanza ha messo i sigilli al Caffè delle Rose a Marina Centro di Rimini, oltre al bar bolognese 'Piglia la Puglia' e allo lo stabilimento balneare 'Le Caique' di Pineto (Teramo). Pari a 2,3 milioni il valore complessivo delle tre attività. Sono quattro, inoltre, le persone denunciate per concorso in fittizia intestazione di beni. Si tratta di tre prestanome e del reale proprietario delle attività, tutti e quattro pugliesi.
L'indagine delle fiamme gialle era iniziata nel 2014, dal controllo su uno scontrino fiscale del Caffè delle Rose, il locale ai tempi frequentato anche da Federico Fellini e Giulietta Masina. Incrociando i dati su partita Iva e intestazione delle licenze, si è scoperto che i beni intestati ad alcuni dipendenti appartenevano nei fatti a un imprenditore pugliese, già indagato per evasione fiscale nel 2014. Ed è stato per questo motivo che l’imprenditore, quando ha preso in gestione bar e stabilimento balneare, li ha intestati ad altri.
Le attività sequestarte saranno affidate ad un amministratore giudiziario e potranno riaprire non appena lo consentiranno i tempi burocratici.
Prestanome ed evasione, sigilli al Caffè delle rose
Mercoledì, 20 Aprile 2016
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