(Rimini) Il consiglio di amministrazione del Gruppo Hera ha approvato oggi all’unanimità i risultati economici consolidati al 31 marzo 2016, che confermano un trend con i principali valori in crescita nonostante un trimestre difficile.
Da un lato la crescita organica improntata al perseguimento di efficienze e sinergie e la parallela espansione dei mercati sono riuscite a compensare il 75% del taglio della remunerazione delle attività regolate, dall’altro le attività di M&A, relative soprattutto alle acquisizioni effettuate a fine 2015, hanno contribuito alla crescita dei risultati.
Ricavi per 1.235,4 milioni di euro. Nel primo trimestre 2016, i ricavi sono stati pari a 1.235,4 milioni di euro, in calo rispetto ai 1.311,9 milioni di euro dell’analogo periodo del 2015. Tra i motivi di questa contrazione si evidenziano i minori volumi venduti di gas a causa del clima particolarmente mite; i minori ricavi della vendita e trading di energia elettrica e gas a seguito del calo del prezzo della materia prima e l’impatto nei servizi regolati di gas, energia elettrica e ciclo idrico del nuovo metodo di calcolo del tasso di remunerazione del capitale investito. Questi effetti negativi sono solo in parte compensati dall’aumento dei ricavi per i maggiori volumi venduti di energia elettrica e dall’incremento dei ricavi conseguente all’aumento dei rifiuti smaltiti.
Margine operativo lordo (mol) in aumento a 278,4 milioni di euro. Il margine operativo lordo passa da 277,2 milioni di euro dei primi tre mesi del 2015 ai 278,4 milioni di euro di marzo 2016, registrando una crescita di 1,2 milioni di euro (+0,4%). Questo risultato è particolarmente significativo se si considera che è stato ottenuto nel primo trimestre, cioè nel periodo dell’anno in cui la riduzione del WACC nella distribuzione gas, energia elettrica e acqua evidenzia, a causa della stagionalità, l’impatto negativo maggiore su ricavi e MOL, attestandosi – nel caso specifico - a 9,5 milioni di euro. La crescita del MOL è stata sostenuta principalmente dalle attività energetiche, che hanno evidenziato il mantenimento dei margini e più che compensato le performance delle attività regolate.
Utile operativo e utile ante-imposte in crescita, migliora la gestione finanziaria. L’utile operativo al 31 marzo 2016 è di 170,8 milioni di euro, in crescita rispetto ai 170,1 milioni dell’analogo periodo del 2015 (+0,4%), nonostante i maggiori ammortamenti dovuti alle variazioni di perimetro, in parte compensati dai minori accantonamenti. Migliora di 3,7 milioni di euro la gestione finanziaria, pari a 25,7 milioni di euro al termine del primo trimestre (-12,6% rispetto allo stesso periodo del 2015), grazie in particolare al minor indebitamento medio e all’efficienza sui tassi. Alla luce di questa situazione, l’utile prima delle imposte passa dai 140,7 milioni di euro dei primi tre mesi del 2015 ai 145,1 milioni di euro dell’analogo periodo del 2016, evidenziando un ulteriore incremento nel tasso di crescita (+3,1%).
Utile netto per gli azionisti in crescita a 91,2 milioni di euro (+5,3%). L’utile netto segna un progresso del 4,7%, passando dai 92,5 milioni di euro dei primi tre mesi del 2015 ai 96,8 milioni di euro dell’analogo periodo del 2016, a fronte della riduzione del carico fiscale con un tax rate del 33,3% (in miglioramento rispetto al 34,3% dell’analogo periodo del 2015, grazie alla capacità di cogliere nell’esercizio 2016 i benefici conseguenti all’applicazione della “patent box” e del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo, oltre che alle agevolazioni in materia di maxi ammortamenti). L’utile per gli Azionisti è pari a 91,2 milioni di euro, in aumento di 4,6 milioni di euro rispetto ai primi tre mesi del 2015 (+5,3%), anche per effetto della riduzione delle interessenze di terzi, conseguenti prevalentemente alla completa acquisizione delle società Akron e Romagna Compost.
Oltre 70 milioni di investimenti e posizione finanziaria netta in miglioramento. Nei primi 3 mesi del 2016 gli investimenti operativi del Gruppo ammontano a 73 milioni, comprensivi di 4,5 milioni di contributi in conto capitale, in aumento rispetto al dato dello stesso periodo del 2015 (64,1 milioni di euro) ed in linea con quanto previsto dal piano industriale. Hanno riguardato principalmente interventi su impianti, reti ed infrastrutture, a cui si aggiungono gli adeguamenti normativi che riguardano soprattutto l’area gas, per la sostituzione massiva dei contatori, e l’ambito depurativo e fognario.
La posizione finanziaria netta migliora di ben 147 milioni di euro, passando dai 2.651,7 del 2015 ai 2.504,5 del 31 marzo 2016 (-5,6%). Il rapporto PFN/mezzi propri si è assestato al di sotto di 0,96 volte, evidenziando un miglioramento della solidità finanziaria.
Hera in crescita, approvati risultati trimestrali
Mercoledì, 11 Maggio 2016
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